Dall’assemblea cittadina convocata da Rigenerazione no speculazione: “Il cambio di rotta sull’outlet è un primo passo. Chiediamo che le previsioni siano cambiate in direzione di un Poc a zero consumo di suolo commerciale e residenziale”.
I Prati di Caprara “nella loro interezza e integrità sono e devono rimanere area pubblica, e devono essere protetti dalla cementificazione e dal consumo di suolo”. E’ uno dei passaggi del documento approvato all’unanimità dall’assemblea cittadina del comitato Rigenerazione no speculazione che si è svolta il 6 settembre a Venti Pietre. Il testo: “Il comitato Rigenerazione no speculazione si è costituto nel corso di una partecipata assemblea pubblica nell’aprile 2017 per prendere posizione sul progetto di ristrutturazione dello stadio comunale di Bologna. Contro la logica delle aree compensative che includeva i Prati Ovest e il Cierrebi e per affermare il primato dell’interesse pubblico e collettivo, abbiamo proposto una piattaforma che disegna una diversa idea di città e di urbanistica, su cui ad oggi abbiamo raccolto quasi 9.000 adesioni di cittadini. Pochi giorni fa il sindaco Merola ha dichiarato che l’ipotesi di realizzare un outlet della moda ai Prati di Caprara Ovest è stata abbondonata. I Prati Ovest non saranno più area di compensazione per la ristrutturazione dello Stadio comunale (non dimentichiamo che avevamo scoperto noi dei vincoli che impedivano la costruzione di un outlet ai Prati Ovest). Consideriamo questo cambio di rotta un primo importante passo avanti nella revisione delle previsioni di trasformazione dell’area che va dai Prati di Caprara allo Stadio. Ma ci chiediamo, e si stanno chiedendo i cittadini, che per noi contano: quale sarà il destino dei Prati ovest, dei Prati tutti, del Cierrebi? L’outlet della moda è davvero tramontato o si è solo spostato altrove? Sappiamo per certo che il Poc prevede per i Prati la possibilità di un’estesa edificazione (181.000 metri quadri), la costruzione di un ‘vero nuovo quartiere’, con le parole del sindaco”.
Così continua il documento: “Avere una visione di città significa tenere insieme tutti i tasselli. Per questo ribadiamo quali sono i nostri punti fermi: i Prati di Caprara nella loro interezza e integrità sono e devono rimanere area pubblica, e devono essere protetti dalla cementificazione e dal consumo di suolo. Avere una visione lungimirante di città significa riconoscere la vocazione naturalistica dei Prati di Caprara (il grande bosco urbano spontaneo di Bologna) e una vocazione culturale e formativa dell’area edificata ai Prati Ovest, che può essere ulteriormente valorizzata in collaborazione con l’Università e le fondazioni. Chiediamo che venga rispettata la vocazione di centro sportivo aperto alla cittadinanza del Cierrebi, su cui continua a pendere la spada di Damocle della compensazione, che si traduce in un ennesimo supermercato. Questa visione coerente di città pubblica e sostenibile è contenuta nella nostra piattaforma. Delle previsioni urbanistiche sul quadrante Ovest abbiamo appena iniziato a discutere, e saranno l’oggetto dell’istruttoria pubblica che il comitato ha richiesto, con il supporto di oltre 2.500 firme di cittadini, cui il consiglio comunale sta per esprimersi. L’istruttoria pubblica sarà per noi il secondo passo di un autentico processo di partecipazione, che ha preso le mosse con ParteciPrati, a cui invitiamo tutte le forze civiche e democratiche di Bologna. Chiediamo che le previsioni attuali del Poc 2016 siano cambiate in direzione di un Poc a zero consumo di suolo commerciale e residenziale. Rilanciamo il nostro impegno promuovendo una giornata di pulizia collettiva del bosco dei Prati di Caprara nella giornata di sabato 29 settembre, e un grande abbraccio al bosco dei Prati di Caprara nella seconda metà di ottobre, cui invitiamo a partecipare a tutti i cittadini che come noi lo riconoscono come un ‘luogo del cuore'”.