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I cinquant’anni del Berneri

Nel 1972 l’assegnazione del Cassero di porta Santo Stefano. Oggi “quello che ci caratterizza come circolo anarchico è la condivisione dello spazio e degli strumenti che ad ogni collettivo e compagno possono essere utili per portare avanti le proprie attività e lotte, all’interno del confronto collettivo, secondo i principi ineludibili dell’antiautoritarismo, dell’autogestione, del transfemminismo, dell’ecologia”.

01 Luglio 2022 - 17:22

Dal 1972 al 2022: ovvero 50 anni di attività del circolo anarchico Berneri nel Cassero di piazza di porta Santo Stefano 1. Nel segnalare l’anniversario, il Berneri richiama un articolo pubblicato nel 2010 per ripercorrere la propria storia fin dall’assegnazione dei locali da parte del Comune al movimento anarchico bolognese. Oggi “è giunto il momento di proporvi un aggiornamento”, scrivono dal circolo, visto che “le compagne ed i compagni, in questi 12 anni, hanno dato vita ad altre esperienze: dalla Mensa Popolare Autogestita (interrotta dal periodo pandemico), alla catalogazione dei materiali della biblioteca e dell’archivio, fino allo Spaccio Popolare Autogestito che tuttora è attivo. La fase della pandemia ha segnato uno stallo. Anche all’interno del circolo, così come in tante altre realtà di movimento, la polarizzazione del dibattito ha impedito di elaborare efficaci sintesi d’azione. Alcune compagne e compagni hanno comunque voluto dare una risposta alla situazione promuovendo l’iniziativa della Colonna Solidale Autogestita che ha poi visto la partecipazione di altre realtà di movimento e tutt’ora è attiva con tre punti di distribuzione in città e un Doposcuola. Ultimamente le attività del circolo sono proseguite, gli spazi si sono allargati (ciclofficina, soppalco, terzo piano) e diversi collettivi lo hanno attraversato e continuano a farlo; da qualche mese gli spazi del circolo si sono trasformati anche in sala studio, e le diverse generazioni hanno così occasione di incontrarsi e collaborare”.

Scrive ancora il Berneri: “Continuano anche le attività dell’Associazione di Mutuo Soccorso per il diritto di espressione e del Nodo Sociale Antifascista (con la redazione del blog Staffetta); iniziative che vedono le compagne del Berneri parte attiva e che coinvolgono altre soggettività e collettivi di movimento. In pratica quello che caratterizza le nostre attività non è tanto un discorso teorico sull’anarchismo (che a volte sviluppiamo) quanto invece una pratica condivisa di autogestione, autodeterminazione e autoproduzione che traduca nel concreto e nell’attualità i principi antigerarchici, transfemministi ed ecologisti. Quello che ci caratterizza come circolo anarchico è la condivisione dello spazio e degli strumenti che ad ogni collettivo e ad ogni compagno possono essere utili per portare avanti le proprie attività e le proprie lotte, all’interno del confronto collettivo e secondo i principi ineludibili dell’antiautoritarismo, dell’autogestione, del transfemminismo, dell’ecologia. In pratica ci interessa far crescere il movimento anarchico, con le sue svariate caratteristiche, consapevoli che come ogni movimento anche questo parla una ‘lingua al plurale’, inclusiva e che sappia valorizzare le differenze che si esprimono nella lotta contro il potere istituzionalizzato e non. E’ la condivisione di queste esperienze che crea l’azione collettiva del circolo Berneri e la capacità di agire come movimento anarchico nel tessuto di questa città. L’attività ferve, basti consultare il calendario delle iniziative permanenti, peraltro in continuo aggiornamento”.

Diverse le iniziative promosse per festeggiare il 50° anniversario. Alcune si sono già svolte, alcune sono in programma: venerdì 1 luglio alle 18 aperitivo e presentazione della rivista “Semi sotto la neve”; venerdì 8 luglio alle 18 aperitivo e presentazione della riedizione di “Viaggio attraverso Utopia” di Maria Luisa Berneri; venerdì 23 e sabato 24 settembre due giorni sul Rojava. Ma “altre iniziative sono in cantiere e verranno confermate nei prossimi mesi, rimanete in ascolto!”.