I manifestanti sono rimasti dentro al palazzo fino a sera. Seduta bloccata più volte, bagarre in aula, ma il Pd spinge ancora per la fusione ed è pronto a fare gli straordinari.
Sono rimasti a lungo dentro la sala del Consiglio comunale i manifestanti accorsi oggi al presidio convocato contro la fusione Hera-Acegas. Hanno interrotto la seduta per due volte, costretto i consiglieri a un’infruttuosa trattativa, hanno continuato a esporre striscione e cartelli mentre la presidenza del Consiglio chiedeva loro di toglierli e insinuava la possibilità di farli sgomberare. Quando la discussione della delibera è ripresa, è comparso un gruppo di commercianti di via Petroni a interromperla di nuovo, per protesta contro la nuova ordinanza municipale.
Nuova riunione dei capigruppo, quindi, convocata nel tardo pomeriggio dalla presidenza mentre l’approvazione della delibera comincia a scricchiolare: il Pdl fa ostruzionismo e, soprattutto, il Pd si ritrova isolato anche all’interno della stessa maggioranza (Sel e Idv annunciano voto contrario) e anche con qualche agitazione interna. La discussione della delibera prosegue in serata e si annuncia addirittura una maratona notturna: per il Pd però c’è da fare presto, perchè il via libera alla fusione con la multiutility friulana Acegas va approvato in tutti i Comuni interessati entro lunedì prossimo, prima dell’assemblea dei soci di Hera. Sostiene la fusione anche la Cgil, che insieme alle consorelle Cisl e Uil ha siglato un accordo con i Comuni soci in cui afferma di condividere la “valenza strategica” della fusione.
> Le foto:
http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157631721713924/show/
(foto di Flavia Sistilli)
http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157631721569152/show/
(foto di Giulio Cicanese)
Correlati
- “No ai ricatti di Hera e Iren”
- Hera-Acegas, la protesta blocca il Consiglio comunale
- “No alla fusione Hera-Acegas”, lunedì presidio in Comune
- Comitati acqua bene comune: “No alla fusione Hera-Acegas”
- La Cgil “scarica” il Comitato acqua bene comune
- “Non è l’acqua del sindaco”
- Editoriale / Quelle coop affascinate dalla fasciomafia