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Grecia / Lotta e scontri ad Atene, contro l’austerity e Angela Merkel [audio]

Imponenti manifestazioni ieri nella capitale greca contro la visita della premier tedesca. Militarizzazione totale della città e arresti preventivi da parte della polizia, intanto niente di nuovo nei palazzi del potere.

10 Ottobre 2012 - 16:00

dal sito di Radio Onda d’Urto:

Giornata di lotta e scontri ad Atene in occasione della visita nella capitale greca della cancelliera tedesca Merkel impegnata in colloqui con il premier Samaras. Militarizzazione totale: 7000 agenti e una zona rossa allestita a protezione del palazzo per contenere la rabbia del popolo greco sceso in piazza per contestare i piani di austerità imposti negli ultimi anni. Centomila le persone che si sono radunate per le manifestazioni indette da diversi sindacati; quello comunista Pame in piazza Omonia, mentre in piazza Sintagma quello delle principali centrali sindacali private, Gsee, e pubbliche, Adedy, oltre alla coalizione Syriza.

La repressione è iniziata in mattinata quando la polizia aveva effettuato 3 arresti per possesso di armi improprie e 36 fermi per aver violato la proibizione di riunirsi in luoghi pubblici. Poco dopo davanti all’ ambasciata Usa la polizia ha lanciato lacrimogeni per impedire un corteo spontaneo dei lavoratori della struttura, senza stipendio da 8 mesi. Verso le 14 poi si sono registrati scontri tra polizia e manifestanti anche in piazza Syntagma: lanci di bottiglie incendiarie e sassi da una parte, nel tentativo di assaltare la zona rossa, cariche e spray urticanti dall’altra.

Sul fronte diplomatico nessuna novità: se da un lato il premier Samaras ha confermato che “La Grecia è pronta a rispettare i suoi doveri e non chiede altri soldi”, dall’altra la Merkel ha ricambiato dicendo che “La Grecia ha fatto molti passi avanti” ma ricordando che “molto resta ancora da fare”. La cancelliera ha anche detto che vorrebbe “aumentare gli aiuti destinati alla Grecia, i requisiti ci sono, ma dobbiamo aspettare la relazione della Troika”.

L’ultimatum alla Grecia era già giunto ieri dall’Eurogruppo: Atene ha dieci giorni di tempo per approvare il nuovo pacchetto di tagli, vicino ai 14 mld di euro. Il governo ellenico, sostenuto da conservatori, socialisti e Sinistra Democratica, potrebbe però non resistere all’ennesima manovra lacrime e sangue: in particolare Sd, dove una componente interna ha chiesto ufficialmente al leader Kouvelis di lasciare l’esecutivo. Per rinsaldare l’esecutivo Samaras, e nel contempo richiamarlo all’ordine, oggi ad Atene è arrivata Angela Merkel. Dal canto suo, il premier conservatore cercherà di ottenere una dilazione dei tempi dei tagli e una loro riduzione nei mesi a venire.

> Ascolta Dimitris, collaboratore di Radio Onda d’Urto da Atene: