Si tratta dell’accampamento informale “Ekocamp” sorto a pochi chilometri dal confine macedone, a ridosso di una stazione di benzina, dopo lo smantellamento della tendopoli di Idomeni.
(da Radio Onda d’Urto)
Lunedì 13 giugno. 400 agenti della polizia greca hanno iniziato a sgomberare questa mattina il campo profughi informale “Ekocamp”, a pochi chilometri dalla frontiera macedone.
L’evacuazione del campo, situato vicino alla città di Polykastro vicino al confine con la Macedonia, si verifica dopo lo smantellamento del campo di qualche settimana fa Idomeni. I rifugiati che hanno vissuto fino ad oggi all’Ekocamp, soprattutto siriani di origine curda con le famiglie, si erano stabiliti a fine maggio, dopo lo smantellamento del campo profughi di Idomeni, a pochi chilometri più a nord, al confine con la Macedonia.
Dopo la chiusura nel marzo del confini europei e il conseguente blocco del percorso di migrazione dei Balcani verso l’Europa del nord, più di 12.000 persone sono state intrappolate in campi provvisori. Questa mattina 1800 migranti sono stati deportati nei campi militari, almeno una trentina di solidali internazionali sono stati fermati e portati nei commissariati per l’identificazione.