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#GlobalMay, Santa Insolvenza esorcizza i luoghi occulti della finanza [foto+videoplaylist]

Nell’anniversario della prima acampada madrilena a Puerta del Sol, la “processione” di duecento persone fa tappa a Bnp, Ubs e Corporate Family Office e inscena dei riti esorcistici in piena regola.

15 Maggio 2012 - 22:30

La filiale Bnp Paribas di via Rizzoli, che è tra le cinque banche che, controllando di oltre il 90% del totale dei titoli derivati, hanno in mano di fatto i flussi finanziari e i mercati. La sede di Piazza de Calderini di Ubs Italia, che facendo sottoscrivere a decine di comuni italiani contratti derivati si è resa responsabile di perdite ingenti e dell’aggravio del debito pubblico. L’ufficio di Corporate Family Office in Piazza Cavour, società di intermediazione mobiliare che gestisce alcuni dei più grandi patrimoni familiari in Italia. E infine, con un po’ di nostalgia, il cinema arcobaleno, dove a novembre era stato sgomberato il Community Center degli Insolventi.

Un momento dell'esorcismo a Corporate Family Office

Sono i tre obiettivi “esorcizzati” da Santa Insolvenza e i suoi devoti, che hanno sfilato in corteo in circa duecento da Piazza Nettuno lungo via Rizzoli, via Castiglione, via dell’Archiginnasio. L‘appello diffuso domenica scorsa, che chiamava alla mobilitazione nel #15M, anniversario della prima acampada madrilena a Puerta del Sol, parlava infatti di un esorcismo collettivo contro il debito, l’austerity, il senso del dovere, il sacrificio e il senso di colpa, annunciava che la processione lungo il percorso avrebbe  “esorcizzato dei luoghi occultati ai nostri occhi dove si muove il potere della finanziarizzazione delle nostre vite”.

La promessa è stata mantenuta: in ognuna delle quattro tappe sono state messe in scena delle verie e proprie performance teatrali, con un officiante dotato di megafono intento a recitare le formule tipiche di un esorcismo, riadattate all’occasione, accompagnato dai cori e dalle esclamazioni dei “fedeli”, vestiti di tuniche nere approntate con materiali di fortuna.

I preparativi della processione, in Piazza Nettuno

Tra una tappa e l’altra, in molti hanno intonato canti come “l’austerità ti fa male lo sai” sull’aria di “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli e “Insolventi se more” sulla musica di un noto canto popolare del brigantaggio.

Ha suscitato una certa ilarità e frequenti sfottò la presenza in forze di Polizia e Carabinieri, arrivati in antisommossa e con blindati al seguito, probabilmente temendo chissà cosa.

> Le foto di Michele Lapini:

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