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Gli universitari in rivolta fanno propria la lotta di Vag61

Domattina andranno davanti alla Questura a chiedere le dimissioni di Merolla, poi nel pomeriggio assemblea pubblica verso il 14 dicembre e un nuovo corteo che raggiungerà il presidio al Nettuno per difendere Vag61

02 Dicembre 2010 - 23:55

E’ iniziata poco dopo le 18, al termine della terza  giornata consecutiva di blocchi e azioni in città, un’assemblea nell’Aula III della Facoltà occupata di Lettere e Filosofia, che ha tirato le somme del blitz al Motor Show e dell’occupazione della Stazione San Vitale e ha delineato il programma di un nuovo giorno di mobilitazione.

Si inizia a mezzogiorno (di nuovo concentramento in Piazza Verdi) per muoversi verso la questura e lì davanti chiedere le dimissioni del questore Luigi Merolla, a cui gli studenti imputano la violenta gestione dell’ordine pubblico, con i manganelli in azione contro adolescenti e universitari davanti alla Stazione (due volte) e al Motor Show (oggi).

Alle 16 si torna a Lettere e Filosofia per l’assemblea pubblica annunciata da Bartleby con l’intento di connettere le lotte nel mondo della formazione e della ricerca alle mobilitazioni su diritti dei migranti, welfare, beni comuni, e che con tutta probabilità assumerà la data del 14 dicembre come grande appuntamento nazionale. Al termine l’intenzione è quella di formare fuori dalla facoltà un corteo che raggiunga il presidio convocato  in Piazza del Nettuno da Vag61 in seguito del mancato rinnovo della convenzione tra il Comune e lo spazio autogestito .

La decisione di instaurare una stretta connessione tra la lotta degli universitari e la campagna di Vag61 ha preso forma nell’assemblea pubblica di ieri sera in via Paolo Fabbri 110 ed è stata confermata stasera al 38 occupato. Prende le mosse dalla valutazione che a decidere della sorte di Vag61 è un commissario «a breve scadenza» direttamente nominato dallo stesso Governo contro cui si batte una rivolta che sta assumendo contorni ben più ampi della protesta studentesca.