Fois, Avallone, Bergonzoni, Iosonouncane, Lucarelli, Wu Ming, Verasani, Vinci e altre/i a sostegno delle missioni della nave Mare Jonio, al pari di altri numerosi artisti e intellettuali in diverse città italiane.
“Bisogna decidere: o si sta con chi festeggia quelle morti, oppure si sta con chi compera una nave e solca quei mari per portare soccorso”. Sono le parole dello scrittore Marcello Fois che, insieme ad altri colleghi, ha deciso di sostenere l’operazione Mediterranea Saving Humans. “Per quanto cerchino di farci credere il contrario, i profughi non hanno smesso di morire in mare. Le statistiche ci dicono che in media otto persone al giorno muoiono nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo e arrivare sulle nostre coste. Morti che vengono ‘festeggiati’ dalla retorica che ci sta governando come otto problemi in meno per il nostro Paese. Per noi sono otto sofferenze in più al giorno di cui dobbiamo farci carico. Bisogna decidere: o si sta con chi festeggia quelle morti, oppure si sta con chi compera una nave e solca quei mari per portare soccorso”, dice Fois. “Forse se ogni giorno i giornali pubblicassero nomi e cognomi dei migranti morti in mare, i toni sarebbero meno vittoriosi. Anche noi scrittori abbiamo studiato abbastanza e sappiamo che chiudere i porti e le frontiere non frenerà la loro fuga. La situazione attuale è temporanea: fino a quando esisteranno i campi di concentramento in Libia? Fino a quando rimarrà in piedi questo labile accordo? Tutto ciò passerà, e i migranti si riverseranno in Italia, in Europa. Speriamo che anche chi è al governo si rimetta presto a studiare e capisca questi passaggi”.
Fois è uno degli scrittori che da Bologna hanno aderito a “La via di terra”, progetto che coinvolge diverse città italiane e 100 tra scrittori, artisti, intellettuali e cittadini che saliranno sul palco per un reading collettivo di finanziamento alla nave Mare Jonio: a Bologna l’iniziativa si terrà stasera all’Arena con la partecipazione di Silvia Avallone, Alessandro Bergonzoni, Marcello Fois, Otto Gabos, Iosonouncane, Ifigenia Karanà, Carlo Lucarelli, Wu Ming 1 e 4, Muna Mussie, Eva Robbins, Alessandra Sarchi, Grazia Verasani, Simona Vinci e Cristina Zavalloni. Le musiche che accompagneranno le parole sono donate da Paolo Fresu e Giovanni Guidi. “Essere solo spettatori cominciava a sembrarci immorale. Così abbiamo deciso di darci da fare per sostenere questa nave battente bandiera italiana. Le parole certo non bastano, ma noi con quelle lavoriamo. Riteniamo importante avere persone che raccontano quello che accade nel Mediterraneo”, spiega Sarchi. “Il Mediterraneo, sin dall’antichità, unisce. È grazie al mescolarsi delle etnie che è nata la cultura occidentale. Ma è anche il luogo da cui ci si vuole salvare: ed è qui che entriamo in gioco noi. Chi sta in mare ha bisogno di qualcuno che da terra vegli su di lui e gli getti una rete in caso di bisogno”.
Acquistare “una nave sembrava una follia, ma non potevamo voltare le spalle a chi continua a morire in mare- spiega
Domenico Mucignat di Mediterranea- durante tutto questo percorso abbiamo conosciuto il mondo marittimo, e l’abbiamo trovato molto solidale. Questo mondo non la pensa come il nostro Governo, ma non può darlo a vedere”. Grazie alla campagna di crowdfunding sono gia’ stati raccolti oltre 200.000 euro: “Tutti devono sentirsi Mediterranea, tutti coloro che condividono i nostri valori. Tra pochi giorni partira’ la nostra seconda missione. Torneremo in quel mare nel quale le persone continuano a morire a nostra insaputa, dove non è rimasto più nessuno”.