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Giunta dà ok a liquidazione Seribo, genitori: “Ora più controlli e tariffe ridotte”

Il Comune appronta un bando di quattro anni, l’Osservatorio mense aspetta di conoscere quali condizioni dovrà rispettare il nuovo gestore: “Dovranno essere accolti i temi emersi nella mediazione con l’amministrazione”. Dipendenti della partecipata pronti allo sciopero.

20 Febbraio 2015 - 12:36

Mensa scolastica (foto da flickr @lukewarmdog)La Giunta ha approvato il bando per il nuovo appalto del servizio di refezione scolastica: prevede la liquidazione di Seribo, la società mista pubblico-privato che ha rifornito le mense fino a oggi, che cederà attività e personale al nuovo gestore. Secondo una nota diffusa ieri da palazzo d’Accursio, “obiettivo prioritario della gara è offrire un servizio qualitativamente migliore, garantendo la continuità lavorativa dei dipendenti”. L’appalto avrà durata di 4 anni. La deliberà passerà ora all’esame del Consiglio.

I genitori riuniti nell’Osservatorio mense, promotori nei mesi scorsi di due scioperi del pasto contro Seribo, aspettano il Comune al varco del capitolato, cioè dell’atto che definirà cosa deve fare e come il vincitore della gara e quali condizioni dovrà rispettare. “E’ un documento molto delicato e dovrà implementare i temi emersi dalla mediazione che abbiamo avuto con il Comune”, mettono in guardia dall’Osservatorio: innanzitutto “le tariffe non dovranno alzarsi, ma semmai essere abbassate”. Gli altri punti su cui sarà necessario verificare il testo approntato dal Comune sono il raggiungimento del 70% dei prodotti biologici impiegati per i pasti, una serie di criteri sulla qualità del cibo non bio, sulla tracciabilità e soprattutto un miglioramento del sistema di controllo e monitoraggio. Senza Seribo “il Comune non avrà più una presenza diretta” nel processo, dunque servono “penali e un controllo molto esigente ed articolato”, che coinvolga i genitori dei ragazzi. Senza un sistema di controlli “l’appalto rischia di essere un buco nero”, avverte ancora l’ Osservatorio.

Intanto i lavoratori di Seribo, che denunciano come ancora non ci sia nessuna garanzia concreta di mantenere il posto di lavoro, sono pronti allo sciopero contro l’appalto: dall’Osservatorio si mette in chiaro che “noi non siamo mai stati un motore di cambiamento a svantaggio dei lavboratori e non vogliamo conseguenze negative per loro, abbiamo sempre chiesto solo maggiore qualità, coinvolgimento e rispetto delle professionalità”.