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Garagnani: militarizzare il Due Agosto

Per l’anniversario della strage della Stazione il deputato Pdl vuole che sia dispiegato l’esercito. E la matrice fascista della bomba di trentuno anni fa sarebbe solo “vulgata comune”

18 Luglio 2011 - 20:49

“Probabilmente i soldati che il sindaco di Milano non vuole per la sua città, sarebbero utili nella nostra, particolarmente in previsione delle celebrazioni
per il 2 Agosto 1980“.  A donarci questa chicca è Fabio Garagnani, deputato bolognese del Pdl, che ha presentato un’interpellanza al ministero dell’interno parlando di “clima di crescente ideologizzazione”, citando come esempi il lancio di monetine  avvenuto al passaggio di un corteo NoTav nei confronti del segretario leghista Manes Bernardini e l’edicolante pidiellino Daniele Carella, entrambi consiglieri comunali e dei volantini sull’Islam trovati nei giorni scorsi in alcuni take away, che alcuni esponenti del centrodestra hanno additato come inneggiati alla guerra santa ma in vero abbastanza innocui.

Non manca l’ormai tradizionale esercizio di revisionismo: Garagnani invita chi parlerà a nome del governo in Piazza Medaglie d’Oro a “discostarsi dalla vulgata comune” e fornire  “informazioni utili sulle piste percorse da terroristi di varia matrice”.
Dove la “vulgata comune” coinciderebbe evidentemente con quanto stabilito da due sentenze definitive con cui sono stati condannati i fascisti dei Nar Giusva Fioravanti, Franesca Mambro e Luigi Ciavardini, e parlando di “terroristi di varia matrice” si alluderebbe agli inconsistenti depistaggi susseguitesi negli anni, come la fantomatica pista palestinese, i polveroni intorno a Carlos “lo sciacallo”, a Thomas Kram, a Christa-Margot Frohlich, a ipotetiche “rivelazioni” della Commissione Mitrokhin.