Giornata europea contro la crisi e le politiche di austerità. Lo sciopero paralizza la Spagna, scontri a Barcellona e Valencia. A Bruxelles centomila in corteo, trecento fermi tra gli attivisti del NoBorderCamp
29 settembre, giornata di azione in Europa e le prove generali di quello che potrebbe essere uno sciopero generale europeo.
Bruxelles invasa dai sindacati e funestata da un’altra ondata di arresti preventivi che dopo Copenhagen stanno diventando una triste ricorrenza e rendono nullo il diritto di manifestare in UE. Il tutto mentre da una parte la Commissione apre la procedura d’infrazione contro la Francia per la deportazione dei rom e dall’altra mentre 100.000 lavoratori da 24 paesi protestano contro l’austerità, abbassa le forche caudine di Maastricht con multe salate ai paesi che vanno in deficit. Viviamo in tempi cataclismatici e schizofrenici e solo la decisa mobilitazione dei movimenti per difendere la società europea ci salverà dalla nefaste conseguenze del neoliberismo.
Una mobilitazione eccezionale che si è vista in Spagna, dove sin dall’alba migliaia di picchetti in tutto il paese hanno completamente paralizzato l’economia, facendo crollare il consumo di elettricità a causa dell’industria chiusa per huelga general. Scontri violenti a Barcellona e Valencia.
Il camion col blocco di Precarious United è stato assediato dalla polizia alla stazione, mentre un accerchiamento del no border camp ha arrestato centinaia di persone che cercavano di raggiungerlo. Al momento sono in corso cariche della polizia contro gli anarcoautonomi che sono entrati nella manifestazione, spesso respinti da sindacalisti prossimi alla pensione che farebbero meglio a pensare come fermare davvero l’austerity di Merkel e Barroso. Ma si sa, i giovani in Europa sono un problema: sono più colti, non hanno lavoro e s’incazzano.
Domani vertice dell’Ecofin nel castello di Egmont a Bruxelles:
FUCK AUSTERITY, SMASH ECOFIN!
L’articolo di MilanoX è stato pubblicato alle 15.30. Per tutto il pomeriggio, a Bruxelles, si sono susseguiti i fermi degli attivisti del NoBorder Camp, contro cui si sono accanite le forze di polizia in una logica assolutamente preventiva, senza che prima fosse stata attuata alcuna azione di nessun tipo. I fermi sono stati circa 300, dalle 18.30 la polizia ha iniziato a rilasciarli, assicurando che sarebbero tutti tornati alla libertà entro poche ore