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Free movement day, studenti manganellati sotto la sede Atc [report+foto+comunicato+video]

Corteo da piazza XX Settembre alla sede Atc di via Saliceto: “Noi il biglietto non lo paghiamo”. Manganellate davanti all’ingresso della sede dell’Atc.

15 Aprile 2011 - 13:49

Si è svolto questa mattina il corteo promosso dal Collettivo autonomo studentesco (Cas) che, partito da piazza XX Settembre, ha raggiunto la sede Atc di via Saliceto per ottenere risposte sulle rivendicazioni della campagna “Atc non puoi rubarci la città”. Oltre 100 studenti hanno attraversato il ponte di via Matteotti dietro lo striscione “Freedom of movement”. Tra gli slogan: “Noi il biglietto non lo paghiamo” e “Sutti stiamo arrivando”, in riferimento al presidente dell’Atc Francesco Sutti.

Arrivati alla sede Atc, subito presidiata dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa, una delegazione di studenti è riuscita ad entrare ed avere un incontro con Sutti, che però- riferisce il Cas- non ha dato risposte scaricando tutte le responsabilità sulla Regione Emilia Romagna. Gli studenti hanno quindi chiesto che Sutti scendesse per parlare di fronte a tutti i manifestanti, ma la richiesta è stata respinta. “Allora saliamo noi”, la risposta degli studenti, che si sono avvicinati ai cordoni dei Carabinieri. A quel punto sono partite diverse manganellate, che però non sono riuscite a far disperdere i manifestamti. Gli studenti sono quindi ripartiti in corteo percorrendo via Matteotti e via dell’Indipendenza fino a raggiungere piazza Nettuno. La sede del Comune, nel frattempo, è stata letteralmente blindata.

> Guarda le foto:
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> Il comunicato del Cas:

Era indetto per oggi dal Collettivo Autonomo Studentesco alle 9.00 in piazza XXSettembre l’appuntamento per il FREE MOVEMENT DAY, una giornata di mobilitazione contro il caro trasporti. E’ da due mesi oramai che la campagna “Atc non puoi rubarci la città” riscuote consenso in città, con rivendicazioni chiare e condivise dagli studenti ai genitori.
Dopo l’arrivo di tutte le scuole alle 9.30 ci siamo mossi in corteo e come preannunciato l’obbiettivo era chiaro, dirigersi verso la sede dell’Atc in via del Saliceto, per portare all’amministrazione le nostre richieste. Arrivati, con i nostri striscioni e slogan, la risposta dell’Azienda era già chiara: la sede era militarizzata dai carabinieri in assetto antisommossa e il cancello d’entrata chiuso che impediva anche ai lavoratori di entrare o uscire.Dopo svariati tentativi e mezz’ora d’attesa arriva la notizia che un delegato dell’atc ci avrebbe ricevuto in delegazione. L’amministratore ha esplicitato che l’Atc non aveva responsabilità sugli aumenti tariffari, di fatto respingendo a presindere ogni possibilità di dialogo riguardo le legittime richieste degli studenti.Preso atto della decisione, si è deciso di mantenere il presido, ricevendo a quel punto una carica che smentisce quello che la questura ha dichiarato alla stampa, e che documentiamo nel video che alleghiamo (tratto da www.infoaut.org).

La campagna “Atc non puoi rubarci la città” non si fermerà, nonostante la mancanza di ascolto da parte dei responsabili dello sfacelo del servizio di trasporto pubblico.

Collettivo Autonomo Studentesco