Attualità

Francia / In piazza contro la nuova legge sul lavoro, cariche a Parigi

Ieri manifestazioni in tutte le principali città contro le riforme di Macron, volte a depotenziare contratti nazionali e ruolo dei sindacati.

13 Settembre 2017 - 12:24

(da Radio Onda d’Urto)

“Secondo avvertimento”. Così la Francia torna in piazza, martedì 12 settembre, contro il presidente Macron e la sua seconda controriforma del lavoro in pochi mesi.

Il nuovo testo riprende di fatto le norme cancellate a seguito delle proteste di piazza della primavera contro la prima Loi Travail.

Dopo aver già allentato i vincoli di licenziabilità per i lavoratori, ora Macron punta a estendere la contrattazione solo aziendale anche alle imprese medio-piccole, con una conseguente riduzione d’importanza dei contratti nazionali, oltre a depotenziare il ruolo delle rappresentanze sindacali, oltre a facilitare il lavoro domenicale e festivo.

Contro questo progetto, firmato dalla ministra Penicaud, e dopo un primo sciopero generale, prima dell’estate, martedì 12 settembre in tutta la Francia sindacati, lavoratori e studenti sono tornati in piazza nell’ambito di una seconda astensione generalizzata dal lavoro indetta dai sindacati Cgt, Solidaires e FSU, oltre che appoggiata da studenti e realtà politiche e sociali, tra numerosi blocchi – scuole e fabbriche – e cortei, almeno 180 quelli segnalati: 60mila in piazza Marsiglia, 15mila a Nantes (con scontri a fine corteo), 15 mila a Lione, 16mila a Tolosa, sopra i 10mila anche a Bordeaux, Tolosa e Rennes.

Il corteo più significativo, nel pomeriggio, a Parigi, con 60mila persone, spezzate a metà percorso dalla polizia. Ci sono almeno due fermi, oltre a un ampio uso di lacrimogeni e altri strumenti repressivi che hanno provocato diversi contusi.

Nonostante questo, questo è un nuovo monito dal basso nei confronti di Macron, volato prudenzialmente oltreOceano per una visita alle Antille francesi – Saint Martin e Saint Barthelemy – devastate dall’uragano Irma.