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Formazione in ateneo, insegnanti “lasciati nella totale incertezza”

Ancora problemi per i corsi di accesso introdotti dalla legge ‘Buona scuola’: il Coordinamento precarie/e chiede conto dei ritardi nella comunicazione dell’esito della procedura e delle date degli appelli.

07 Marzo 2018 - 10:38

“A poco più di un mese dagli esami e con i corsi che stanno per finire, chi ha chiesto il riconoscimento dei crediti ai fini dei 24 cfu all’Unibo ancora aspetta di sapere l’esito della procedura, che doveva essere comunicato ‘entro febbraio’. E’ inaccettabile e irrispettoso nei nostri confronti il fatto che ancora una volta i tempi slittino senza che ci venga fornita nessuna informazione”. E’ quanto denuncia su Facebook il Coordinamento precarie/e della scuola, tornando a segnalare le carenze organizzative dell’Alma Mater chiamata a organizzare i corsi di “formazione iniziale” in ambito psicologico, pedagogico, antropologico e di metodologia didattica previsti dell’ultima riforma dell’accesso all’insegnamento.

Il Coordinamento spiega di aver scritto scritto agli uffici amministrativi dell’ateneo e al direttore del dipartimento di scienze dell’Educazione “chiedendo di sapere l’esito dei riconoscimenti o le ragioni dei ritardi” nonché “le date degli appelli” e “i programmi ridotti per chi recupererà solo parte dei crediti”.

Questo il testo della lettera, diffuso online: “Gentilissimi. Ad oggi, gli immatricolati e le immatricolate al percorso per l’acquisizione dei 24 cfu che hanno richiesto il riconoscimento dei crediti già maturati durante i percorsi di studi precedenti non hanno avuto ancora nessuna notizia sull’esito della procedura. Eppure, la pagina web dedicata al percorso garantiva che l’esito sarebbe stato reso noto ‘entro febbraio’; della stessa scadenza si è parlato durante le assemblee informative per i non frequentanti tenutesi in via Belmeloro. Già nei mesi scorsi abbiamo denunciato l’assenza di informazioni chiare e tempestive e di tempi certi, nonché i ritardi dell’unibo nell’avviare i corsi; una situazione che ha già causato non poche ansie e difficoltà organizzative agli/alle aspiranti insegnanti e a chi già insegna e si ritrova a doversi adeguare a requisiti retroattivi e ingiusti. Ci spiace constatare che, anche per quanto riguarda la comunicazione dell’esito dei riconoscimenti, l’Unibo non rispetta le scadenze che i suoi stessi uffici si sono dati, lasciandoci nella totale incertezza a poco più di un mese dalle date in cui sarebbero previsti gli appelli d’esame per il recupero dei cfu, senza fornire neanche una spiegazione sul ritardo. Chi non dovesse vedersi riconosciuti parte o tutti i crediti, si troverà a preparare fino a 4 esami in pochissimo tempo, magari mentre lavora a scuola. Anche degli appelli non si sa nulla di ufficiale e tutto è lasciato alle voci o alle ipotesi. Pur riconoscendo lo sforzo di chi ha lavorato in questi mesi per mettere in piedi il percorso 24 cfu e il sistema dei riconoscimenti, per di più in tempi stretti e in assenza di indicazioni chiare da parte del ministero, non possiamo accettare l’ennesimo allungamento dei tempi: chiediamo che l’esito dei riconoscimenti sia comunicato al più presto e che siano pubblicate con congruo anticipo tutte le date degli appelli nonché i programmi ridotti per chi dovrà recuperare solo parte dei crediti. Restando in attesa, assieme a tanti/e colleghi/e, di informazioni e spiegazioni, porgiamo cordiali saluti”.