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Flash mob al centro Snam: “Basta bufale fossili e nucleari!”

Nell’ambito della mobilitazione nazionale “A tutto gas. Ma nella direzione sbagliata”. Rete emergenza climatica e ambientale Emilia-Romagna: “Il gas fossile viene descritto come l’unica opzione praticabile per affrontare il cambiamento climatico, quando in realtà è una risorsa altamente climalterante la cui dipendenza stiamo pagando a caro prezzo nelle nostre bollette”.

12 Febbraio 2022 - 15:52

Flash mob al centro di stoccaggio gas metano di Snam a Minerbio, stamattina, nell’ambito della giornata nazionale di mobilitazione “A tutto gas. Ma nella direzione sbagliata. Contro le bufale fossili e nucleari”. L’iniziativa bolognese rientra in un calendario di quattro appuntamenti in regione (anche a Ravenna, Faenza e Rimini) rilanciato in rete da diverse realtà come Rete emergenza climatica e ambientale Emilia-Romagna, Fridays for future e Legambiente. “Il cambiamento climatico continua la sua inarrestabile corsa e il limite di 1,5°C è sempre più vicino. In questo contesto- scrive la Rete emergenza climatica- il ministero della transizione ecologica sta valutando interventi legati a 50 centrali a gas fossile per 20.000 MW di nuova potenza distribuita, parte di un piano da 30 miliardi di euro fatto di più di 115 interventi infrastrutturali del gas fossile. Oltre a rispolverare pericolose e velleitarie ricette come il nucleare. Il gas fossile viene descritto come l’unica opzione praticabile per affrontare il cambiamento climatico, quando in realtà è una risorsa altamente climalterante la cui dipendenza stiamo pagando a caro prezzo nelle nostre bollette. Pretendiamo che il governo faccia la sua parte nel contrastare il cambiamento climatico definendo immediatamente un piano di uscita dal gas fossile e che quegli investimenti vengano direzionati sull’unica vera soluzione: le energie rinnovabili”. Per questo oggi le/gli ambientaliste/i hanno deciso di tornare nelle piazze “per dire a gran voce che il metano non è la soluzione ma parte del problema e che stiamo andando nella direzione sbagliata”.

Oltre al presidio di oggi, Fridays for future ha partecipato alla mobilitazione nazionale anche con la convocazione di un presidio ieri davanti al Comune di Bologna: “La transizione ecologica che il Governo continua a portare avanti non è sostenibile per i nostri territori, continuare a sperperare i soldi per gli investimenti sostenibili su gas e nucleare significa soltanto continuare a disinvestire sul nostro futuro. Questa transizione ecologica viene utilizzata dal ministro Cingolani come capro espiatorio su cui scaricare l’aumento delle bollette che sta mettendo in ginocchio famiglie e aziende, invece che ammettere che le cause dei rincari sono da ricercare proprio nel modello energetico inquinante e basato sul gas a cui il governo e l’Unione Europea stanno puntando”.