L’ordinanza del Comune cita il “concreto pericolo” rappresentato dalle bottiglie di vetro e la “tutela del decoro e della vivibilità urbana”, Lepore invece ne parla in riferimento alla “emergenza Covid”, che “continua” nonostante “cessi lo stato di emergenza”.
Il sindaco Matteo Lepore ha emanato una nuova ordinanza che impone la chiusura alle 21 degli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto (minimarket) in centro storico, “per contribuire al contenimento della diffusione dell’alcol tra i giovani e per contrastare l’abbandono di contenitori di vetro, tutelando il decoro e la vivibilità urbana” e poiché le bottiglie “con il rischio di frantumarsi e determinare un concreto pericolo per la sicurezza delle persone, provocando così degrado del territorio”, come si legge nel testo dell’ordinanza, che fa anche riferimento al “disagio e senso di insicurezza dei cittadini i quali lamentano la lesione dei loro diritti al riposo, alla salute, alla convivenza civile, all’incolumità pubblica ed alla sicurezza in generale”.
Sebbene le ragioni messe nero su bianco sull’ordinanza siano solo queste, Lepore ieri ha fatto anche riferimento alla perdurante necessità di limitare gli assembramenti: “Continua l’emergenza del Covid, nonostante ufficialmente dal 31 marzo cessi lo stato di emergenza”. Le precedenti ordinanze anti-alcol, emanate a partire da febbraio 2021, erano tutte state motivate esplicitamente in riferimento alla prevenzione della diffusione del coronavirus .”Rimangono più di 1.200 contagi al giorno – ha proseguito il sindaco – abbiamo bisogno di dare un segnale di ripartenza ma con calma, dal punto di vista degli assembramenti”. Quindi, conclude mettendo insieme tutto, “invitiamo tutti ad usare la mascherina, a non disperdere il vetro per terra e sapere che c’è bisogno di collaborazione”.