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Fini-Giovanardi, 336 da scarcerare

Dovrebbe uscire per effetto della recente sentenza della Corte costituzionale, ma governo e parlamento non intervengono. Il dato, riferito alla regione, è fornito dal Tribunale di sorveglianza. Solo a Bologna verrebbero liberati in 95.

24 Marzo 2014 - 20:14

“E’ grave” che ci siano 336 persone (188 con sentenze definitive e 148 in attesa di giudizio) nei carceri emilianoromagnoli per una legge dichiarata incostituzionale, a seguito della pronuncia della Suprema Corte dello scorso 12 febbraio. A dirlo esplicitamente è il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bologna.

In assenza di un intervento legislativo ad hoc, questo avviene perché i condannati dovrebbero prendere loro l’iniziativa, attivando una procedura chiamata “incidente di esecuzione”. Tuttavia solo una decina di reclusi lo hanno fatto, e secondo il giudice non c’è da stupirsi: “Si tratta di gente poco acculturata – spiega – di stranieri, di persone con problemi mentali, che di solito hanno un difensore d’ufficio”. A queste persone, dice, bisogna “rendere giustizia”.

Il tribunale ha fornito anche i numeri disaggregati per città: a Bologna potrebbero i detenuti coinvolti sono 95, 46 a Ferrara e altrettanti a Modena, 40 a Piacenza come a Parma, 23 a Rimini, 20 a Reggio Emilia, nove a Ravenna e uno a Castelfranco Emilia

Nelle prigioni, in regione, sono chiuse 3480 persone, a fronte di una capienza di 2397 posti: un sovraffollamento, dunque, di 1083.