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Fiera, Sgb: “Disegnano un futuro con centinaia di precari”

Il sindacato interviene sul piano di incentivazioni all’esodo prospettato da BolognaFiere. Oggi l’assemblea generale di lavoratrici e lavoratori “per trovare compattezza e solidarietà, discutere e agire assieme”.

01 Aprile 2019 - 09:19

“In questi mesi, precisamente da Gennaio, dopo la lotta dei lavoratori contro l’annunciato Spin off, si è riaperto un tavolo sindacale per discutere di piano industriale e conseguente pianta organica con la direzione di BolognaFiere. Purtroppo però l’azienda è andata avanti unilateralmente offrendo cospicui incentivi economici a coloro che volessero ‘volontariamente’ andare via, avviando cosi di fatto una procedura di svuotamento”. Lo scrive Sgb.

Prosegue il sindcato: “Il volontariamente va tra virgolette perché nella realtà, le condizioni di lavoro nei mesi peggiorano sempre di più e spingono chi è vicino alla pensione, e non solo, a vedere come il male minore le dimissioni anticipate in cambio di una buona uscita. Contemporaneamente una parte degli eterni precari, si parla di persone che lavorano per Bolognafiere a tempo determinato anche da 15/20 anni, hanno deciso, iscrivendosi a Sgb, di organizzarsi e rivendicare il diritto alla dignità richiedendo innanzi tutto la creazione di una lista per le assunzioni, che abbia criteri oggettivi come quello dell’anzianità con il conseguente diritto di essere stabilizzati a tempo indeterminato coprendo i posti vacanti prodotti grazie agli incentivi e non solo. Questi due elementi, incentivi all’esodo e la stabilizzazione dei precari, sarebbero complementari, chi esce viene sostituito da nuove assunzioni”.

“Niente di più semplice – secondo Sgb –  per un’azienda che ritiene necessario mantenere se non implementare l’occupazione potenziando il ruolo locale e internazionale come si ripromisero i maggioritari soci pubblici dopo lo scampato licenziamento dei 123 e la modifica di statuto. Purtroppo invece l’attuale dirigenza di BolognaFiera, per voce del Direttore sig. Bruzzone, ci fa sapere che le loro intenzioni sono quelle di implementare le fiere internazionali e di andare a eliminare quelle piccole fiere di ‘nicchia’ che si svolgono in struttura; ci viene riferito che l’ultimo Cda ha deciso di implementare gli esodi con 2.300.000 e di non voler effettuare nessuna assunzione; ci disegnano un futuro con solo 40 lavoratori assunti a tempo indeterminato che coordineranno centinaia di precari, di ‘età giovane’, lasciando intendere che gli attuali precari di una ‘certa età’ non saranno più richiamati; attualmente la lista dei tempi determinati e di circa 120 persone è già supera i tempi indeterminato 107 al netto dei futuri esodati”.

Il sindacato dà dunque appuntamento a oggi, dalle 12,30 alle 14,e30, per un ‘assemblea generale di tutte le lavoratrici e i lavoratori di BolognaFiera convocata dal Consiglio di azienda e dalle organizzazioni sindacali “per trovare compattezza e solidarietà, per discutere e agire insieme”.