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Fiera, la rabbia dei lavoratori contro Roversi Monaco

L’ex rettore contestato oggi, insieme al numero uno di Granarolo Calzolari, al termine dell’assemblea dei soci. Ieri presidio in Regione, domani all’Ascom. Revocati domiciliari a Bruzzone.

21 Luglio 2016 - 17:47

Presidio in Regione dei lavoratori della Fiera (foto da twitter @BolognaFiere123)Non conosce sosta la lotta contro i licenziamenti in Fiera: ieri i lavoratori erano in presidio in Regione, dove era prevista l’audizione del presidente Franco Boni: all’uscita, è stato accolto da fischi, trombette, cori “vergogna e buffone”, finché non è salito in macchina e andato via. Oggi a essere contestati, invece, al termine dell’assemblea dei soci della Fiera presso la palazzina direzionale, sono sati l’ex presidente della fondazione Carisbo ed ex rettore dell’Alma Mater Fabio Roversi Monaco, oggi a capo di Banca Imi, e il numero uno di Granarolo Gianipero Calzolari. Al primo i lavoratori hanno bloccato l’auto per qualche minuto, scandendo “massone, massone”.

Il prossimo presidio è previsto già domani, alla sede dell’Ascom in strada Maggiore 23 alle ore 10, in occasione del primo incontro di trattativa tra sindacati, delegati dei lavotori e vertici di BolognaFiere.

Intanto, si registra la revoca degli arresti generali per il direttore generale Antonio Bruzzone: secondo il suo legale, il gip di Torino ha riconosciuto “la validità dei chiarimenti forniti”. Bruzzone, che dice di essere stato vittima di in “grande equivoco”, è tornato al lavoro già ieri pomeriggio, per la riunione del CdA.