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Fiera, i lavoratori: “Rammarico e dissenso”

Il Consiglio dei delegati boccia le ultime scelte, compresa la nomina di Schwarz in Cda, auspicando che “vengano ristabiliti i principi di democrazia e di equità nelle scelte, di giustezza e trasparenza”.

25 Luglio 2017 - 13:13

Il Consiglio dei delegati aziendale di BolognaFiere, che rappresenta i lavoratori della società, “esprime un forte rammarico e dissenso sui fatti recenti. Abbiamo seguito sui giornali l’andamento negli ultimi mesi che hanno visto le istituzioni pubbliche prendersi la maggioranza dell’azienda. Da quel momento sono spuntate le difficoltà dell’esercizio del potere dapprima modificando lo statuto interno, tra i punti determinanti la perdita della golden share e le cessioni immobiliari e dei marchi di BolognaFiere, poi con le nomine del Cda”. Per i delegati, “l’attacco alla democrazia assistito in Comune con la votazione di un documento ricevuto poco prima della votazione stessa, che non ha lasciato tempo alla lettura, alla comprensione ed al dibattito e che ha visto come epilogo l’uscita in toto dall’aula dell’intera opposizione, ha un significato gravissimo”. Inoltre, i delegati della Fiera bocciano la nomina in Cda di Gigliola Schwarz, moglie del capogruppo Pd in Consiglio comunale Claudio Mazzanti. “La politica deve servire il cittadino e non dev’essere un pretesto per servire se stessi ed i propri interessi personali come nel caso Mazzanti”, recita la nota: “Il capogruppo Pd si è reso partecipe di aver indirizzato il voto verso il cambiamento dello statuto di BolognaFiere ricevendo la nomina, nello stesso Consiglio soggetto del cambiamento, di un parente”. E ancora: “Non entriamo nel merito legale del conflitto d’interesse ma eticamente e democraticamente un atto che toglie fiducia alle istituzioni ed in primis al Comune ed al sindaco Virginio Merola”. I delegati auspicano, in conclusione, che “vengano ristabiliti i principi di democrazia e di equità nelle scelte, di giustezza e trasparenza delle istituzioni pubbliche”.

La nomina della moglie di Schwarz è stata ratificata ieri dall’assemblea dei soci della Fiera insieme al resto del nuovo Cda. “Questa nomina non è impedita dalla legge ed è legale e legittima. Il Consiglio comunale ha un ruolo di indirizzo e controllo. Indirizzerà e controllerà come sempre e alla prova dei fatti si dimostrerà che questa è solo una persona capace, competente, onesta e di cui mi fido”, ha dichiarato il sindaco Virginio Merola. La pioggi di critiche che ha accompagnato la nomina “la considero un’offesa nei miei confronti e anche un elemento di discriminazione, perchè se non fossi donna probabilmente queste cose non verrebbero fuori e non ci sarebbe questo modo di andare all’attacco. E’ veramente disdicevole”, è il commento di Schwarz. Ma che idea si è fatta la neo consigliera d’amministrazione della Fiera e delle sue prospettive? “Questo non me lo si può ancora chiedere, sembrerebbe assolutamente fuori luogo. Non c’è stata ancora la prima riunione del Cda e sarebbe una cosa veramente inopportuna”, ha dichiarato Schwarz. Infine, le parole di Mazzanti: “Mia moglie, poveretta, nella sua carriera ha avuto la sfortuna di incontrare me e di sposarmi. Mai quando si parla di una donna si parla del suo ruolo. Il curriculum di mia moglie è più ampio del mio, soprattutto dal punto di vista amministrativo”.