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Fiera, anche il salone del libro a rischio protesta

“Non ci fermiamo”, avvertono i lavoratori, che accusano l’azienda di aver sostituito gli scioperanti durante il Cosmoprof (“Comportamento antisindacale”) e contestano i 200.000 euro calcolati come perdita provocata quel giorno. Oggi assemblee di soci e lavoratori.

24 Marzo 2017 - 10:27

Dopo la rottura delle trattative e lo sciopero al Cosmoprof, i lavoratori di BolognaFiere sono pronti a continuare la mobilitazione contro le esternalizzazioni: “Noi non ci fermiamo, di fiere ce ne sono ancora tante”, è l’avvertimento lanciato ieri dai delegati del Consiglio d’azienda durante una commissione che si è tenuta in Comune. I rappresentanti dei lavoratori citano il prossimo salone, cioè la Fiera del libro per ragazzi, che aprirà il 3 aprile. “Vediamo se l’azienda riapre o no il tavolo”, dicono. Altrimenti, si rivedrà una nuova protesta, come al Cosmoprof: “Certo. Non ci sono alternative”. E a proposito di quanto successo nel primo giorno del salone della cosmetica, dai delegati arriva un’accusa verso BolognaFiere di “comportamento antisindacale, perchè i lavoratori in sciopero sono stati sostituiti da altri a tempo determinato”. Afferma una delegata: “Noi eravamo in sciopero e siamo stati sostituti da altri lavoratori che l’azienda ha chiamato la sera prima per non lasciare le postazioni sguarnite”.

Intanto, le istituzioni “hanno intenzione o no di riconvocare il tavolo interrotto giovedì scorso? O si intende procedere unilateralmente”, si chiede l’USb. Finora “la trattativa è stata fatta piu’ sui giornali che ai tavoli”, dice l’Sgb.

Un altro tema su cui prendono parola i delegati è la stima dei 200.000 euro persi dalla Fiera per lo sciopero durante il Cosmoprof. “E’ una calunnia e significa non saper fare i conti”, dichiarano i delegati. I lavoratori hanno manifestato “non impedendo la vendita dei biglietti” e se ci sono stati ingressi liberi, perchè in alcuni momenti sono stati aperti dei cancelli, i delegati sottolineano che a quell’ora l’accesso era riservato a chi aveva già fatto il biglietto online o aveva l’invito. Insomma, con 50 euro a ticket, secondo i delegati per arrivare a 200.000 euro bisogna dimostrare che “in un’ora sono entrare gratis 4.000 persone”.

A fine commissione, i rappresentanti dei lavoratori presenti in commissione hanno contestato l’atteggiamento dell’assessore alle Partecipate, Davide Conte, accusandolo di aver fornito risposte insufficienti alle domande poste. “Conte non ha detto niente” e allora “le commissioni non servono”, si sono fatti sentire i lavoratori.

Per la giornata di oggi è in programma un’assemblea dei soci della Fiera, che dovrebbe discutere anche del nuovo statuto. I privati si presenteranno con una propria bozza che, nonostante il ritorno della Fiera sotto il controllo pubblico, punta comunque ad inquadrare l’expo come una società privata. Sempre oggi, nel pomeriggio, si terrà anche una nuova assemblea generale dei lavoratori.