Lo segnala l’Associazione esposti amianto: “Esiste una fonte di acqua pura o magari Hera la fornirà in busta?”. E la navetta costerà 5 euro a viaggio: si incentiva così il trasporto pubblico?
L’area su cui è stato costruito Fico, il parco agroalimeentare che sta per essere inaugurato a Bologna? “E’ circondata da tubazioni in cemento amianto soggette a rotture”. E’ l’allarme lanciato dall’Aea, l’Associazione esposti amianto, che si chiede “con preoccupazione quale acqua sarà usata per Fico: esiste una fonte sotterranea di acqua pura, o magari Hera fornirà acqua in busta come per il Papa?”. L’Aea spiega di “aver contato diverse tubazioni pericolose in zona nei primi otto mesi del 2017”, per la precisione “in via San Donato, via del Pilastro, via Larga, via Ada Negri, via San Donato-Viadagola, via Pirandello, via Casini e via del Commercio associato”. L’Aea coglie poi l’occasione per chiedere alla Procura di “riaprire le indagini” sull’esposto presentato tempo fa dall’associazione, ma “archiviato dopo aver sentito Ausl e Arpa, anche alla luce dei nuovi dati sulle rotture della rete”. Solo a Bologna, scrive l’Aea, “ci sono state 500 rotture nel 2016 e 442 nei primi otto mesi del 2017, contro le 345 dello stesso periodo dell’anno scorso”.
E sempre a proposito di Fico, il Comune ha diffuso le tariffe dei bus dedicati con cui si potrà raggiungere il parco. Una meta talmente “eco” che una corsa singola costerà la bellezza di 5 euro, oppure 7 per andata e ritorno in giornata. Ci vorranno 5 euro anche per l’andata e ritorno in giornata per i gruppi (minimo quattro persone e solo con acquisto online). Perfino per chi ha già l’abbonamento Tper il prezzo sarà di 4 euro per andata e ritorno. Prezzi senz’altro accessibili a chiunque e quindi in grado di incentivare moltissimo il trasporto pubblico, evitando così che Fico si tramuti nell’ennesimo generatore di traffico privato e quindi di inquinamento. O no…?