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Fermato con due bombolette e un coltellino: perquisizione e foglio di via

L’episodio risale al mese scorso, ora arriva il provvedimento della Questura. Eat the Rich: a dar retta alla polizia “si ha l’impressione di trovarsi in una città con la rivoluzione alle porte”.

04 Maggio 2017 - 11:52

“All’inizio di aprile un compagno veniva fermato nella notte e trattenuto dalle sentinelle dell’ordine che, rinvenendogli due bombolette e un coltellino in elegante ceramica, fiutavano una ghiotta occasione per affinare le loro armi e piombavano nella casa in cerca di armi ed esplosivi. Una sveglia rotta, una tanica con qualche dita di benzina e un detersivo in polvere: il magro bottino è sufficiente al produttore editoriale per approvare la bozza del capitolo e ribadire le prodezze dei cacciatori dei nemici interni”. Questo, raccontato in un comunicato di Eat the Rich, l’episodio da cui è scaturito un foglio di via obbligatorio dalla città a carico di un attivista dell’autorganizzazione bolognese. Con il comunicato Eat the Rich segnala anche una cena benefit con concerti in programma per mercoledì 17 maggio’017 all’Xm24.

Scrive il collettivo: “A leggere le innumerevoli storie ed epopee che riempiono gli scaffali della Qvestvra di Bologna, si ha spesso l’impressione di trovarsi in una città con la rivoluzione alle porte. Il pericolo per la società civile è frutto di isterie collettive, chi governa la città trema e sa che il suo momento è prossimo, dietro ogni colonna si nascondono cospiratori sediziosi, le piazze e le strade sono state conquistate dall’autorganizzazione dei facinorosi, ogni tentativo di ristabilire l’ordine viene aggredito e respinto, coloro che ancora non hanno smesso la loro fedeltà al potere hanno però scelto la clandestinità e l’esilio, agli ultimi coraggiosi organi d’informazione giungono da ogni quartiere lettere anonime che affievoliscono la speranza nel ripristino della civiltà della democrazia liberale. Certamente è difficile dubitare dei talenti narrativi che animano gli uffici e le mani di questi zelanti paladini della sicurezza pubblica, altrettanto lo è non rammaricarsi di quanto siano bugiardi. Non di rado Bologna è stata un laboratorio di tattiche repressive, tattiche che ogni volta esplicitano quello che sono intente a difendere: il ridente capoluogo emiliano oggi si vota a diventare un grande supermercato chic a cielo aperto, allungando la lista degli indesiderabili, rafforzando i confini e i checkpoint a ogni metro di strada”.

Si legge inoltre: “Sappiamo che ben più insopportabile del doversi inventare un capitolo a partire da così pochi spunti narrativi è la consapevolezza che, mentre il lavoro di assassinio della città procede alla maggior velocità che gli riesce, non tutti si sono rassegnati alle strade desertificate, ai coprifuochi notturni, alle relazioni cannibali, all’abitudine dell’ingiustizia normata. Non tutti si sono dimostrati volenterosi di essere derubati della possibilità di scegliere e costruire i propri spazi e i propri tempi. Non tutti si sono lasciati disciplinare a diventare i buoni clienti della città. Questo foglio di via arriva puntuale come il conto da pagare al ristorante, inutile come i rimproveri del catechista. Non è un segreto che abbiamo scelto da che parte stare, che siamo ancora in grado di riconoscere i nostri nemici. Vorrebbero una città pacificata e per fare questo intendono ripulirla dalle forme di vita che non si piegano alle imposizioni, provano a imporre barriere per allontanare chi ha scelto di organizzarsi per romperle quotidianamente. Sappiamo che le geografie del potere possono essere sovvertite, che siamo e saremo sempre ingovernabili e che quest’ulteriore rappresaglia non sarà in grado di fermare chi si batte da tempo contro un mondo di speculazione e controllo. Avremo bisogno di tutta la complicità e solidarietà attiva possibile per reagire a questi attacchi e far fronte alle spese che ne deriveranno. Chiediamo aiuto a tutte i compagni e le compagne, le realtà autorganizzate che in questi anni hanno condiviso con noi battaglie, territori, scommesse politiche e reciprocità, consapevoli di essere sulla giusta strada. Questa strada passa per ogni città e nessun divieto potrà interromperla. A fianco di tutti i compagni. Complici e solidali con tutti gli abitanti della città sediziosa.”