Storia e memoria

Federico Aldrovandi e la verità che non si archivia

Nel ventennale dell’omicidio del diciottenne torna in una versione aggiornata il documentario di Filippo Vendemmiati “È stato morto un ragazzo”. Sabato a Ferrara una nuova edizione del concerto “Musica per Federico”, con Punkeras, Giancane, Giorgio Canali e altri.

25 Settembre 2025 - 17:39

All’alba del 25 settembre 2005, tornando da una nottata passata a ballare al Link di Bologna, il diciottenne Federico Aldrovandi fu fermato in via dell’Ippodromo, a Ferrara, da quattro agenti di una volante della Polizia di Stato e, da loro, ucciso. Nonostante gli iniziali depistaggi, dopo una lunga e compessa vicenda giudiziaria, nel 2012 quei poliziotti furono condannati in via definitiva, aprendo la pista a diverse sentenze successive su altri omicidi in divisa, a partire da quello di Stefano Cucchi.

Oggi è il ventesimo anniversario, e per l’occasione OpenDdb ha reso disponibile gratuitamente in streaming una nuova versione aggiornata di “È stato morto un ragazzo” di Filippo Vendemmiati, il documentario che ricostruisce i fatti e il processo, presentato in concorso a Venezia nel 2010 e vincitore l’anno successivo del David di Donatello.

“Quando uscì il film, c’era stata solo la sentenza di primo grado e le condanne ai quattro agenti che provocarono la morte di Federico non erano ancora definitive – spiega Vendemmiati – molti allora dissero, pensarono, forse si augurarono che i successivi gradi di giudizio avrebbero annullato il verdetto e che quindi poi sarebbero partite le querele nei confronti degli autori e del produttore del film. Si sbagliarono: anche l’appello e la Cassazione confermarono la condanna. Il film in quegli anni è stato un utile strumento per portare a successo fino alla fine il percorso della giustizia chiarendo le circostanze assurde e ancora oggi inspiegabili che hanno condotto ad un comportamento tanto scellerato quattro uomini in divisa. Oggi il nome di Federico risuona e sventola negli stadi, nei palazzetti, nelle mille iniziative culturali. È memoria condivisa, una memoria bella e viva. Lo Stato italiano non ha raccolto queste voci, anzi c’è stato un netto peggioramento legislativo e altri Federico hanno perso la vita in circostanze analoghe”.

Fondato dagli amici più stretti del giovane ferrarese, il Comitato Federico Aldrovandi non ha mai smesso di mantenere viva la memoria di quanto avvenne. L’appuntamento quest’anno è per sabato prossimo dalle 19 al Parco Coletta di Ferrara, per una nuova edizione del concerto Musica per Federico alla quale sono attesi, tra gli altri, i Punkreas, Giancane e Giorgio Canali. Spiegano dal Comitato: “Per noi che lo abbiamo conosciuto e gli abbiamo voluto bene, come per tutte le persone che ci hanno sostenuto nella lunga richiesta di verità e giustizia, l’anniversario di questo 2025 è speciale: a vent’anni di distanza Aldro non è più solo un ricordo, ma una battaglia politica. La memoria non è per noi un gesto rituale, ma un modo concreto per indurre un cambiamento reale, per una nuova cultura della sicurezza, contro la violenza di stato e l’impunità”.

Zeroincondotta iniziò le sue pubblicazioni regolari come giornali online nel 2007: da allora, e per più di dieci anni, seguì giorno per giorno la lunga vicenda giudiziaria, il filone principale e tutti i processi derivati, le molte iniziative di solidarietà, le tristi provocazioni dei sindacati di polizia e di qualche politico sciacallo. Tutto quel materiale è raccolto in uno speciale, dal titolo netto e triste.

Federico Aldrovandi, ucciso dalla polizia senza una ragione. Leggi lo speciale di Zeroincondotta (2007-2019)