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Fattorino aggredito, la solidarietà dei riders

Riders Union, intervenendo su un episodio che si è verificato nei giorni scorsi in zona Barca, ribadisce: “Girare con il contante è un fattore di rischio”, per il quale “andrebbe applicata l’indennità prevista dai contratti nazionali”. Sgb oggi in piazza Maggiore: “Basta appalti” nel settore educativo, “non siamo lavoratori di serie B”.

22 Maggio 2020 - 20:46

“Nei giorni scorsi un collega è stato aggredito. Altri casi simili si sono verificati in varie parti d’Italia. Nel denunciare questa vergogna, ribadiamo che per noi lavoratori girare col contante per dare i resti ai clienti è un fattore di rischio (che ci espone al pericolo di aggressione)”. Lo scrive Riders Union, commentando così una notizia stampa che riferisce di un episodio che si è verificato in zona Barca: un rider è stato picchiato da tre clienti (arrestati poco dopo) che hanno cercato di non pagare le birre ordinate e di rubare una pizza non destinata a loro. Non è la prima volta che a Bologna si registra un caso di questo genere. Per Riders Union “andrebbero favorite forme di pagamento online, specie in questo periodo dove per mettere in sicurezza il nostro lavoro serve il rispetto delle distanze. Ricordiamo inoltre – che si tratti di prestazioni lavorative organizzate dalle piattaforme o dai singoli locali – che siamo lavoratori dipendenti e che quindi, nel caso, ci spetta l’indennità per maneggio di denaro che è riconosciuta dai Ccnl che andrebbero applicati. Ancora una volta, con rabbia, gridiamo contro sfruttamento, mancanza di diritti e in questo caso anche contro un’aggressione vigliacca e vergognosa contro un collega, un invisibile, un ultimo della società. Al rider il nostro abbraccio e la nostra piena solidarietà!”.

Intanto “oggi in tante e tanti lavoratori in appalto della scuola si sono ritrovati in piazza Maggiore per chiedere all’amministrazione comunale di avere diritti dignità come i loro colleghi assunti direttamente dal comune”. A dirlo è Sgb, che chiede venga messa la parola fine agli appalti nei servizi educativi. Fra i manifestanti, anche molti lavoratori assunti dal Comune solidali con i propri colleghi in appalto. Spiega Sgb come “molte testimonianze hanno ribadito che le attuali condizioni dei lavoratori, in particolare in periodo di covid19 sono pessime, sono di fatto lavoratori a cottimo e con la chiusura delle scuole e dei servizi ci ritroviamo con buste paga a zero, servizi ridotti e un l’ennesimo cambio appalto sul groppone. Negli interventi è stato ribadito che difficoltà esistenti ed amplificate dall’emergenza i lavoratori non sono più disposti a sopportarla, chiedendo a gran voce agli amministratore di questa città di mettere nell’agenda l’internalizzazione dei servizi”.