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Facchini, riparte lo stato di agitazione

I SiCobas riaprono la vertenza Granarolo-Cogefrin scrivendo alla Prefettura: “Ci sono ancora 28 operai senza occupazione e Legacoop propone di firmare un documento con promesse generiche”.

24 Giugno 2014 - 10:53

Corteo facchini 1 febbraio 2014La lotta dei facchini della Granarolo e della Cogefrin si appresta a riprendere vigore. Lo annunciano i SiCobas in una lettera inviata al prefetto di Bologna. Il sindacato di base spiega che si tratta, in pratica, di una missiva fotocopia di quella spedita 13 mesi fa, ma “purtroppo da allora poco e’ cambiato nei fatti. A parole, nei due incontri in Prefettura e in piu’ riunioni fatte soprattutto in sede di Legacoop le nostre controparti avevano espresso una volonta’ di arrivare un accordo per inserire i 51 lavoratori licenziati dalls Sgb che lavoravano alla Granarolo (37 operai) e alla Cogefrin dell’Interporto (14 operai)”. Solo che la Legacoop “esprimeva la volonta’ di arrivare a un accordo solo sul piano economico senza indicare nessun posto dove collocare i restanti 28 lavoratori che ancora oggi sono senza occupazione”. E ora “ci propone di portare in sede prefettizia un documento da firmare, dove, ancora una volta, c’e’ una generica promessa di collocare i dipendenti licenziati entro la fine di luglio”. Dunque si riapre lo stato di agitazione e “il terreno della lotta”.