“La lotta proseguirà sino alle forme più radicali se l’azienda non aprirà il tavolo di confronto”, avverte l’Usb, che riferisce anche della situazione in Inver e Gd. Intanto, SiCobas: “Liste di proscrizione alla Sda?”.
Dopo il primo sciopero del 13 settembre, continua la mobilitazione dei lavoratori dello stabilimento metalmeccanico Fabio Perini di Calderara di Reno. “Siamo alla nona ora di sciopero contro l’intransigenza della direzione aziendale nel discutere delle legittime richieste della Rsu Usb in difesa dai peggioramenti del contratto nazionale metalmeccanici del 2016. Scioperi che registrano un adesione totale”, racconta il sindacato di base in un comunicato diffuso ieri. “La lotta proseguirà sino alle forme più radicali se la direzione aziendale non aprirà il tavolo di confronto. Nei prossimo giorni sono previste ulteriori iniziative di lotta”, anticipa l’Usb.
Sempre l’Usb riferisce del proprio ingresso in una nuova azienda: “Con un volantinaggio ai cancelli dello stabilimento Inver di Minerbio, Usb si è presentata ai lavoratori ed alle lavoratrici della importante azienda chimica di vernici, oggi parte di una multinazionale. Forte di un primo consistente numero di iscritti, Usb è intervenuta così nella vertenza per il rinnovo del contratto integrativo aziendale a sostegno dei punti irrinunciabili per i lavoratori. La trattativa in corso per il rinnovo del contratto integrativo Inver deve affrontare seriamente la condizione di lavoro. Occorre determinazione e rigore da parte della delegazione sindacale per conquistare miglioramenti economici, ambientali e su orari e carichi di lavoro. Inoltre, come tristemente noto, il contratto nazionale chimici sottoscritto da Cgil Cisl Uil oltre ad aver peggiorato la normativa, ha cancellato il premio presenza e la festività di Pasqua, riducendo così i salari e scaricando sui lavoratori il peso di riottenere in azienda quello che era prima un diritto acquisito. Per queste ragioni il contratto aziendale è diventato l’unico strumento dei lavoratori per conquistare migliori condizioni”.
E infine, ancora l’Usb riferisce: “È rottura profonda tra lavoratori e la Fiom, principale sindacato in Gd Bologna. Decine di lavoratori si sono rivolti a Usb furibondi per la gestione poco trasparente della trattativa per il rinnovo del contratto interno che sta conducendo la delegazione sindacale a sottoscrivere un accordo a perdere. Un fatto di rilievo assoluto quanto accade nella più grande industria metalmeccanica bolognese, siamo pronti a sostenere le ragioni dei lavoratori e a presentare una lista alle prossime elezioni Rsu”.
Dal SiCobas, invece, arriva un aggiornamento sulla vertenza Sda. Dopo due giorni di serrata ai cancelli di Sda Bologna i lavoratori vengono fatti entrare in base ad una lista. Possono entrare in 70 su 400. Su 350 persone iscritte al SiCobas la lista contiene solo 11 iscritti. Quali sono i criteri di selezione della lista? Nessuno ci risponde. Lista di proscrizione contro il SiCobas e il diritto di sciopero? Ricordi del ventennio? No 2017″. Sempre ieri, i facchini Sda hanno svolto un presidio sotto la Prefettura durante un incontro con l’azienda.