Acabnews Bologna

“Ex caserma bene comune”

Labàs raggiunge in corteo l’ex Staveco per denunciare la presenza di molti spazi vuoti in città “e senza alcun progetto concreto di qualifica”.

11 Dicembre 2012 - 19:31

Siamo così “choosy” che oggi abbiamo deciso di parlare alla città da un’altra ex caserma, un altro ennesimo spazio lasciato vuoto e abbandonato da anni a Bologna. Come l’ex caserma Masini in via Orfeo 46, che abbiamo occupato dal 13 novembre scorso e riaperto alla città, così tanti spazi, edifici sono inutilizzati e senza alcun progetto concreto di riqualifica. Oggi abbiamo comunicato tutto questo alla città, dai viali, dall’ex caserma D’Azeglio, con megafono, fumogeni e appendendo dall’impalcatura un lungo striscione: “ex caserma bene comune”.
Abbiamo occupato l’ex caserma Masini perché pensiamo e siamo convinti che soltanto pratiche come questa possano aprire percorsi costituenti.
Troppo spesso e troppo sbrigativamente le occupazioni vengono tacciate come “illegali” e condannate. Soprattutto in questo momento di crisi, dove la ricchezza che produciamo ci viene continuamente sottratta, bisogna assolutamente ripensare al concetto di “illegalità”, che deve essere ridefinita, che deve spostare i propri confini, che deve essere prodotta in termini innovativi, che deve essere motore di nuovi movimenti sociali, che devono essere costituenti, elaborare un proprio punto di vista, un’alternativa che deve vivere all’interno del corpo sociale.
Qual è la vostra legalità? Quella della polizia di stato che manganella, picchia, giovanissimi studenti delle scuole che scendono per le piazze italiane per riprendersi il diritto a un futuro degno? Quella che vorrebbe restringere gli spazi del dissenso, togliendo anche la libertà di manifestare, scioperare, portare in strada i nostri libri, i nostri book block per proteggerci dalle vostre brutali aggressioni? Quella che esprimete con leggi vergogna e per interessi personali o di profitto in parlamento? Quella che criminalizza attivisti, studenti, precari, che si autorganizzano in collettivi, in università, nelle scuole, nei centri sociali per cambiare l’esistente? Se è questa la vostra legalità ipocrita, tenetevela tutta. Noi siamo illegali, continueremo a agire in maniera conflittuale per rompere la linearità, praticheremo alternativa di un’altra società, saremo costituenti e saremo ovunque…perché “Làbas is everywhere”.
E’ solo attraverso riappropriazioni come l’occupazione dell’ex Caserma Masini che è possibile restituire determinati spazi alla città, che altrimenti le istituzioni lascerebbero chiusi o penserebbero male di svendere a privati (che non sono neanche interessati). Abbiamo tutta la legittimità politica di stare dentro questo spazio. E siamo determinati a difenderlo e a ri-costruirlo insieme.
Làbas ha dimostrato in questo mese che attraverso la riappropriazione è possibile ridare vita a uno spazio, riconsegnarlo alla collettività, che è possibile trasformare un luogo abbandonato e maltrattato in un bene comune, che vogliamo difendere, costruire giorno dopo giorno insieme alla città, insieme a chi, come noi, vuole mettersi in gioco continuamente, insieme a quella generazione “no future” che vuole riprendersi pezzo dopo pezzo la ricchezza che produce, insieme a chi paga la crisi sulla propria pelle, chi si è stancato di sopravvivere e chi vuole costruirsi e riprendersi il proprio futuro.
Noi abbiamo scelto quale futuro vogliamo per noi, per Bologna. E lo vogliamo costruire a partire dall’ex Caserma Masini, da questo laboratorio contro la crisi, dalla sperimentazione che vive qua dentro e dalla potenza che riusciamo a sprigionare in città, nelle scuole, nelle università, per costruire una Bologna “libera e pensante”.
Vogliamo pensare e mettere in pratica una progettualità nuova per vivere Bologna in maniera libera e senza divieti, per dare corpo ai nostri desideri, alle nostre esigenze materiali che nella crisi ci vengono sempre più negate, difendere e conquistare nuovi diritti all’altezza dei tempi che viviamo e che non possono essere annullati con ricatti e precarietà.
Vogliamo rilanciare la sfida che abbiamo aperto il 13 novembre, partendo dalla condivisione e dalla cooperazione sociale che nasce dentro spazi occupati e liberati come l’ex caserma Masini.

E per questo abbiamo deciso di lanciare un appuntamento VENERDÌ 14/12 alle 16:30 in piazza del Nettuno. Per continuare a prenderci quello che ci spetta, per costruire alternativa alla crisi, perché è Natale e vogliamo realizzare i nostri desideri.

Làbas