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In sciopero educatori e assistenti sociali [audio+foto+video+comunicato]

I lavoratori del welfare municipale manifestano per chiedere più dignità e la fine dello smantellamento dei servizi sociali. Tappa dentro Palazzo d’Accursio: polizia schierata e nessuno riceve i dimostranti.

04 Giugno 2015 - 17:14

wpid-img_20150604_112311.jpg È la spina dorsale del welfare cittadino a scendere in piazza. Educatori, assistenti sociali, insegnanti delle scuole d’infanzia. Ognuno ha un proprio motivo per dire basta. Centinaia di persone hanno presidiato questa mattina Palazzo d’Accursio, gridando il proprio disagio a fronte dei continui tagli al welfare. I manifestanti hanno cercato di consegnare una lettera di richieste al Sindaco, ma a loro è stato negato l’ingresso. Successiavente il corteo ha sfilato per via Indipendenza per confluire poi in via Irnerio, ed infine concludersi in via Filippo Re.

Le richieste dei manifestanti sono molteplici: gli assistenti sociali contestano il passaggio dell’omonimo servizio da gestione comunale ad Asp Unica (attualmente in passivo di oltre 500mila euro). Un trasferimento che i sindacati di base leggono come un’ anticamera di esternalizzazione.

 

> Ascolta l’audio con Elisabetta (assistenti sociali):

 

Sul chi vive ci sono anche educatori ed educatrici dei nidi d’infanzia. Dall’anno prossimo infatti i 1500 operatori in capo all’Istituzione Scuola vedranno l’apertura di quest’ultima ai fondi privati e alle donazioni: “Questo inciderà, sarà ovviamente una forma di privatizzazione” spiega un’attivista di Usb “se entra ad esempio Legacoop con dei fondi vorrà pure pezzi di servizio indietro”. Il timore è quello della comparsa di logiche aziendali dentro un servizio alla persona delicato, come l’educazione dei minori.

 

> Ascolta l’audio con Rosella (Usb):

 

Più in generale è l’intera categoria degli educatori ad avercela con la gestione appaltata da Palazzo d’Accursio. “Stipendi miseri, improvvisi vuoti di salario a dispetto dei contratti firmati” si legge in un comunicato a firma ‘Rete educatrici ed educatori Bologna’ e ‘Usb Bologna’ “la rinuncia alla programmazione e alla formazione degli educatori della scuola negli interventi educativi, sono alcune delle prassi a cui ci opponiamo”. Nel mirino ci sono i bandi a offerta economicamente più vantaggiosa. “Con tali bandi – prosegue il comunicato – le istituzioni si agevolano nel taglio della spesa sociale e del personale, favorendo le imprese in grado di garantirela migliore ottimizzazione economica”.

Un’educatrice di un centro giovanile che opera al Pilastro è lapidaria: “Stiamo facendo i salti mortali, l’anno scorso avevamo un fondo cassa per le attività, ma quest’anno dobbiamo animare dei ragazzini adolescenti, che altrimenti passerebbero la giornata nei parchetti a fare altro, con 30 euro al mese! 30 euro! E a ogni bando è sempre peggio”. Il corteo ha terminato il suo percorso nei giradini di via Filippo Re, sede dei dipartimenti di Scienze dell’Educazione, la cui frequenza dell’omonimo corso di laurea diverrà presto abilitante per chiunque vorrà esercitare la professione di educatore. L’abilitazione del titolo taglierebbe così fuori tutti quei lavoratori, circa 1500, che hanno alle spalle anni di lavoro nei servizi educativi, ma con lauree e titoli non riconosciuti. “Abbiamo scelto di terminare qui la nostra giornata” scandiscono dal megafono “perché le nuove leve sappiano quali sono i problemi che incontreranno una volta terminati i loro studi”.

> Il video di ZicTv:

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> Il comunicato diffuso dall’Usb:

Questa mattina 800  lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali in appalto, e dei servizi sociali comunali , dei nidi e delle scuole dell’infanzia  comunali, in sciopero, indetto da Usb,  contro i tagli al welfare hanno protestato con un presidio in Piazza Maggiore. Mentre tutti  hanno manifestato contro i tagli al Welfare, gli assistenti sociali hanno anche  protestato contro il progetto della Giunta Merola di gestione di tutti i servizi sociali ad ASP; mentre  le lavoratrici e lavoratori di nidi e scuole dell’infanzia hanno protestato contro la proposta , lanciata dalla CGIL e subito condivisa da Merola, di flessibilità di orario nelle scuole dell’infanzia e nei nidi,con apertura dei servizi di sabato e di domenica, per competere con i privati, con uno striscione “ NO A SCUOLE E NIDI PARCHEGGIO, SI’ A LUOGHI EDUCATIVI”.
Le lavoratrici ed i lavoratori di nidi e scuole dell’infanzia che in questi anni si sono mobilitati contro il passaggio ad Asp e contro quello all’Istituzione , consapevoli del conseguente peggioramento delle  condizioni lavorative e salariali, hanno scioperato per dire No all’ennesimo ricatto di giunta e CGIL che propongono di  accettare la flessibilità oraria ed il lavoro di domenica,  agitando lo spauracchio della gestione dei servizi da parte del privato.

In Piazza c’erano anche le lavoratrici precarie di nidi e scuole che chiedevano “ASSUNZIONI SUBITO” e le lavoratrici e di lavoratori delle cooperative sociali in appalto che continuano a battersi  contro il lavoro al massimo ribasso perpetrato dal comune durante l’estate, periodo in cui quasi 600 educatori rimangono senza stipendio pur rimanendo legati al contratto dell’appalto.

Il corteo numeroso , rumoroso e colorato si è mosso verso il Palazzo per consegnare una lettera contenente tutte le richieste dei lavoratori in sciopero, indirizzata alla Giunta , si è trovato di fronte come risposta lo schieramento della  polizia in assetto antisommossa.

I manifestanti dopo aver espresso  la propria rabbia contro la  giunta, ha proseguito con un corteo per le vie principali della città  e,  accompagnando i rifugiati sgomberati la scorsa settimana dalla ex-DIMA ,in segno di solidarietà ,  si sono diretti verso l’università, per spiegare agli studenti di “Scienza della Formazione” il loro probabile futuro lavorativo.

Questo è solo un primo passo per chiedere che la Giunta si impegni verso le lavoratrici ed i lavoratori del welfare cittadino a tutelare il  loro diritto al lavoro e alla difesa della qualità dei servizi pubblici, bene comune  di tutti cittadini.

Federazione Usb Bologna