Editoriale

Editoriale / Domanda semplice: che differenza c’è tra i cassonetti di Trieste e Bologna?

Nel Pd bolognese ci s’indigna per il gesto del vicesindaco triestino della Lega, che ha gettato le povere cose di un clochard nella spazzatura. Eppure la task-force di Aitini fa lo stesso, a favore di telecamere.

08 Gennaio 2019 - 13:58

“Il vicesindaco di Trieste getta nell’immondizia gli abiti di un clochard, per motivi di ‘decoro’. E se ne vanta”. Poi largo a righe indignate e scandalizzate, perchè una cosa così non s’ha da fare. Fa proprio schifo, insomma. Ecco, è lo schema di alcuni post piuttosto simili tra loro che campeggiano sulle pagine di Facebook di diversi rappresentanti dell’amministrazione comunale di Bologna, tra assessori e consiglieri del Pd, che in questi giorni si sono dedicati a commentare la performance del leghista triestino Paolo Polidori. Perchè “a Bologna siamo diversi”, è la sintesi del prosieguo dei post, con seguente elenco delle misure attuate per dare un sostegno (doveroso, normale) a chi vive per strada durante l’inverno. A Bologna siamo civili e di sinistra, mica le facciamo certe brutte cose. No, eh? Solo una concisa, semplice, quasi banale domanda: ma cosa c’è diverso dalle operazioni più volte messe in campo proprio dal Comune di Bologna per scovare e buttare via materassi e cartoni  utilizzati dai senzatetto per trovare un riparo, spesso nascosti di giorni per avere più speranze di ritrovarli la notte? Operazioni condotte dalla “task-force antidegrado” di Palazzo D’Accursio e volute dall’assessore alla Sicurezza, Alberto Aitini, come più volte sottolineato dalla stampa. Operazioni rispetto alle quali non sono mancati bilanci e aggiornamenti, per essere certi di non perdere il conto di quanti materassi alla settimana Polizia municipale e Hera sono riusciti a rimuovere. Operazioni, guarda caso, più volte eseguite a favore di televisione locale. Davvero, ditecelo: perchè se lo fa un leghista di Trieste fa schifo e se lo fa un assessore Pd di Bologna invece no? Solo perchè, al contrario del vicesindaco Polidori, sotto le Due torri si becca il cassonetto giusto della differenziata?