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E lo smog miete (più) vittime

I numeri dell’Ausl, che raffronta i decessi per ogni patologia con le concentrazioni di inquinanti. Aria Pesa: “Un errore la marcia indietro di Regione e Comune sui diesel”. E Crash partecipa alla pulizia del lungo Navile.

21 Ottobre 2018 - 16:58

Lo smog cresce e, purtroppo, miete vittime: nel 2017 più di quelle del 2016. A fare i conti è l’Ausl, tramite la Valutazione sanitaria della qualità dell’aria redatta dal Dipartimento di Sanità pubblica. E’ da un quindicennio che l’Ausl raccoglie i dati dei decessi per tutte le patologie e li mette in relazione con quelli delle concentrazioni di inquinanti in atmosfera, distinguendo gli effetti a breve termine dell’inquinamento, che comprendono le morti riferibili direttamente all’esposizione alle polveri sottili (Pm10 e Pm2,5) e gas (ozono e biossido di azoto) da quelli a lungo termine, calcolati in base agli effetti dell’inquinamento sulla speranza di vita. Nel 2017 sono stati 82 i decessi riconducibili all’esposizione a concentrazioni di Pm10 superiori a 20 µg/m3; nel 2016 erano stati 57. Discorso simile per le polveri sottilissime, le Pm2,5: nel 2017 le morti attribuibili all’esposizione a concentrazioni superiori a 10 µg/m3 sono state 146 contro le 108 dell’anno precedente. Diminuiscono invece i decessi collegabili al biossido di azoto (59 nel 2017 e 73 nel 2016), per concentrazioni di inquinante pari a 20 µg/m3; stabili quelli per esposizione a concentrazioni di ozono superiori ai 70 µg/m3: 53 nel 2017, 52 nel 2016. Nel lungo periodo, invece, i dati certificano una diminuzione di circa sei mesi della speranza di vita. Se si considerano i dati rilevati dal 2000 in poi, si registra un trend positivo della qualità dell’aria e conseguentemente dei decessi. Dal 2014, però, si è cominciata a vedere un’inversione di tendenza con entrambe le curve che hanno ripreso a salire.

“Anche stamattina la città si sveglia con un’aria soffocante!”, si legge intanto sulla pagina Facebook della campagna Aria Pesa: “Ci sarebbe da allarmarsi e fare sul serio, con strategie efficaci a tutela dell’ambiente e della salute. Invece? Invece assistiamo alla marcia indietro di Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna sui provvedimenti antinquinamento. Solo l’ultimo di dieci anni di errori su ambiente e mobilità: la modifica di un provvedimento pronto da un anno e mezzo, al quale, quindi, ci sarebbe stato tutto il tempo di preparare i cittadini. Non è il tempo che è mancato, ma la volontà politica”.

Segnala infine Crash: “Questa mattina insieme alle associazioni e residenti stiamo ripulendo il lungo Navile, area bellissima che costeggia la Bolognina e Corticella ma che spesso viene utilizzata come discarica. L’amore per il territorio con le sue particolarità naturali e sociali e per una qualità della vita degna di questo nome per noi si esprime anche così, dando il nostro contributo ad una bella iniziativa di cura degli spazi pubblici e naturali del quartiere. Da questa mattina passeggiare qui è più bello!”.