Ieri il Copernico, oggi altri istituti: a moltissimi studenti tocca fare i conti con i riscaldamenti che non funzionano a dovere nelle aule e nei laboratori.
Non solo il Copernico, come da notizie di ieri. Anche altre scuole di Bologna stanno facendo i conti con problemi al riscaldamento tanto da dover sospendere le lezioni: alcune aule ancora al Copernico, poi Righi, Sabin, Laura Bassi e alcuni laboratori del Belluzzi, più altri istituti in cui la temperatura in alcune zona non ha raggiunto i valori programmati. Classi al freddo si sarebbero registrate anche all’artistico in via Bersaglieri, dove gli studenti hanno lanciato una petizione online per chiedere di non dover restare in aula senza la dovuta temperatura. Il gestore del riscaldamento nelle scuole si è messo al lavoro per “risolvere tutte le problematiche emerse per cercare di portare alla ripresa regolare del funzionamento già da domani”, ha fatto sapere la Città metropolitana che nei mesi scorsi aveva selezionato un nuovo fornitore, che subentrerà al vecchio il 27 novembre. “Tra le due aziende si sono verificati diversi inconvenienti sui quali Palazzo Malvezzi sta indagando riservandosi di chiedere i danni per interruzione di pubblico servizio”, annuncia la Città metropolitana. “Questo perchè dai titolari del contratto in essere non è stato garantito un servizio adeguato in questo momento difficile di per sè – ogni anno infatti all’accensione degli impianti qualche inconveniente può verificarsi – ma sia i tempi di intervento che il numero di operatori tecnici impiegati si sono dimostrati ampiamente al di sotto dei termini previsti dai contratti producendo gravi disservizi”.