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Due Madonne, ancora in presidio contro i palazzoni: “Non c’è trasparenza, è intollerabile”

Le/i manifestanti, che chiedono un confronto con il Comune, si sono ritrovati stamattina all’ingresso del cantiere edile, dove si sono confrontati con il responsabile della ditta incaricata dei lavori.

15 Marzo 2022 - 18:21

È proseguita con un nuovo presidio, questa mattina, la mobilitazione delle/i residenti del Savena che si oppongono alla costruzione di un nuovo complesso residenziale nel villaggio Due Madonne, in un’area dove è stato rinvenuto amianto. Le/i manifestanti si sono ritrovati all’ingresso del cantiere edile, dove si sono confrontati con il responsabile della ditta incaricata dei lavori.

“Noi continueremo a tenere alta l’attenzione su questo insediamento finchè non avremo un confronto  con il Comune per far sì che questo insediamento venga modificato – afferma un’attivista del comitato No palazzoni Due Madonne – quindi al di là della bonifica dell’amianto. Riteniamo che in questo contesto sia assolutamente assurdo fare una cosa del genere. Se vuoi costruire delle torri lo devi fare in un contesto con molto verde e molto spazio intorno. Qui invece serve solo a cementificare e a far sì che il costruttore realizzi economicamente una quota importante”.

I residenti contestano inoltre “l’assoluta mancanza di trasparenza e informazione verso i cittadini e le cittadine da parte dell’azienda appaltatrice e dell’amministrazione comunale, rispetto all’attività di bonifica. Sulla pagina del quartiere non vi è alcuna comunicazione, né del ritrovamento dell’amianto,
né della procedura di bonifica. Crediamo che tutto questo sia intollerabile e non tuteli assolutamente la salute dei residenti e ci confermano sempre più che questo cantiere e questa speculazione edilizia vanno fermati”.

Nel corso del presidio di ieri le/i manifestanti avevano chiesto più volte di poter vedere il piano di lavoro della bonifica autorizzato dall’Ausl “ma il custode ha risposto che non era autorizzato (non ha nemmeno voluto dirci per quale azienda era lì) ed ha chiamato i Carabinieri che, una volta giunti, hanno preso atto della assoluta pacificità della situazione”, aveva spiegato il Comitato in un post su Facebook.