Acabnews Bologna

“Dozza fuori legge”, parte segnalazione per la Procura

Lo ha annunciato il circolo Chico Mendes. Intanto l’associazione Papillon propone: “Il proprio Garante se lo scelgano direttamente i detenuti”.

12 Marzo 2013 - 19:21

“Abuso di mezzi di correzione”. E’ il reato ipotizzato in una segnalazione sul carcere della Dozza che il circolo Chico Mendes si appresta ad inviare alla Procura di Bologna. Secondo quanto riferisce il circolo, le condizioni di vita all’interno del carcere sono inaccettabili dal punto di vista abitativo, ambientale e sanitario: “Quel posto va pesantemente ristrutturato e portato fuori dall’illegalita’ in cui versa ormai da anni. La struttura e’ inagibile e igienicamente fuori legge, mancano i refettori dove mangiare, non ci sono le sale fumatori, ci sono scarafaggi ovunque, le docce sono fatiscenti e i detenuti sono costretti a cucinare nel bagno della loro cella. Senza parlare del cronico sovraffollamento”. Una ricostruzione che si basa anche sull’ultimo rapporto sulla Dozza redatto dell’Ausl di Bologna.

Intanto Valerio Guizzardi, dell’associazione Papillon, propone che il Garante delle persone private della libertà personale, che si occupa sia della Dozza che del Cie, “se lo scelgano i diretti interessati e quindi i carcerati della Dozza”. Entro fine mese “dovrebbe arrivare il responso del Tar sul nostro ricorso contro la scelta  illegittima del Comune di Bologna di nominare garante Elisabetta Laganà”, ricorda Guizzardi. “A quel punto, quando il Tar ci dara’ ragione come siamo convinti succedera’, Palazzo D’Accursio dovra’ rifare il bando e allora sara’ importante dare spazio a chi nel carcere e’ rinchiuso”.