E Crash da Corticella: “Abbiamo portato un mazzo di rose rosse ad Alfredo, Bruno, e Vanes giovani partigiani giustiziati il 13 dicembre del 1944”. Nuovo murale sulla facciata di Xm24. Alle Roveri: “Liberazione a colori”.
Ieri era l’anniversario della Liberazione della città e una molte delle iniziative in programma, che culmineranno tutte nella giornata del 25 con corteo dalla Barca e “Pratello R’Esiste”, ha riguardato il rione in cui le strade portano i nomi dei partigiani. Promossa da Vag61, Resistenze in Cirenaica e Palestra popolare Vag61, la giornata è stata caratterizzata da un nuovo “trekking urbano”, la cui prima tappa è stata l’affissione di un grande tazebao “Cirenaica antifascista” lungo le pareti del Ponte San Donato, con un primo reading sulla vita di Paolo Fabbri.
In via Francesco Sabatucci è intervenuta Franca, nipote del partigiano che dà il nome alla via, ricordato per aver fatto saltare un ponte ferroviario cruciale per i nazisti in Veneto, torturato e ucciso a Padova nel 1944 proprio nei giorni in cui nasceva Franca.
Terza tappa ai piedi del ponte di via Libia, dove gli street artis Emajons e Sbrama stanno dipingendo un grande murale sugli orrori del colonialismo italiano. Poco distante è poi intervenuto il comitato Becco contro il nuovo supermercato Lidl nell’area ex Atc. In via Bentivogli è stato ricordato l’atto vandalico che ha colpito la lapide dei partigiani l’anno scorso, mentre al mercato coperto è stata allestita la mostra sulle aggressioni fasciste tratta dalla mappa dello storico sito antifa.ecn.org.
A fianco del sovrappasso ferroviario che porta in via Massarenti, in uno scantinato, operò, mascherata da cartonificio, la più grande tipografia clandestina partigiana, mai scoperta dai nazifascisti, anche grazie alla complicità degli abitanti del palazzo. Oggi a ricordarla c’è una targa stampata da Resistenze in Cirenaica.
Dopo un passaggio dal murales (più volte sfregiato e restaurato) di Ilio Barontini, che combatté nella guerra di Spagna e tra le fila delle resistenze etiope, francese e italiana, la camminata si è infine conclusa al giardino Lorenzo Giusti, “spazio verde conquistato dieci anni fa dai cittadini del rione – si legge sul profilo twitter di Wu Ming Foundation – e intitolato a un ferroviere anarchico, grande organizzatore di scioperi negli anni prima del fascismo, poi combattente nella guerra civile spagnola”. Le ultime letture pubbliche hanno raccontato le vite e le lotte di Giuseppe Bentivogli e Sante Vincenzi, uccisi dai nazifascisti proprio il 21 aprile di 73 anni fa.
(l’articolo prosegue sotto la fotogallery)
Un’altra iniziativa, sempre ieri, ha interessato la zona Corticella. Scrive il Laboratorio Crash su Facebook: “Abbiamo portato un mazzo di rose rosse ad Alfredo, Bruno, e Vanes giovani partigiani giustiziati dai fascisti della città e dai nazisti il 13 dicembre del 1944 durante il sanguinoso rastrellamento della Casa Buia, avamposto partigiano a Corticella della Brigata Irma Bandiera Garibaldi. Abbiamo scelto i fiori che sono simbolo di bellezza, di libertà e di vita per salutare i tre partigiani uccisi per la loro militanza antifascista in segno di rivendicazione politica dei valori, del coraggio e della tenacia che hanno spinto loro e altre migliaia di donne e uomini a lottare duramente e sacrificare la loro vita battendosi contro la peste nera diffusa in tutta il mondo da Mussolini e Hitler”.
Prosegue Crash: “Proprio come loro anche oggi le nuove generazioni di giovani ragazzi e ragazze, uomini e donne, si trovano nella condizione di dover stringere i pugni e lottare contro i rigurgiti fascisti, razzisti e sessisti che da qualche anno stanno attraversando il mondo, l’Italia e anche la nostra città con maggiore forza e violenza rispetto al passato. Proprio come loro anche oggi bisogna battersi per la libertà di espressione, di movimento, e per garantire una vita piena e degna di essere vissuta da tutti e tutte. Così molti nostre compagne e nostri compagni sono oggi in Siria insieme alle protagoniste e ai protagonisti della rivoluzione democratica e femminista del Rojava lottando duramente contro il regime siriano di Assad e quello turco di Erdogan sotto un cielo dove piovono bombe americane e russe. Così anche qui in Italia quando la mano assassina del leghista Traini ha tentato di fare strage di africani a Macerata anche noi ci siamo mobilitati insieme ad altre decine e decine di migliaia di persone per riempire le piazze e scacciare con intransigenza e fermezza ogni provocazione nazifascista sia essa della Lega Nord, di Casa Pound, o di Forza Nuova”
Dunque, salutare “Alfredo, Bruno e Vanes è per noi rinnovare la memoria del loro sacrificio e rinnovare la promessa che la peste nera di ogni forma di fascismo, da quello più o meno nascosto nelle istituzioni, fino a quello che anche nelle strade arma la mano stragista, non passerà e che da noi troverà sempre ostinata resistenza così come quotidiana costruzione di una società giusta, libera e solidale. Perché ogni giorno a Bologna sia un 21 aprile di libertà antifascista!”
Infine, anche a Xm24 la giornata di ieri è stata dedicata all’antifascismo: tra le iniziative, l’inaugurazione di un nuovo murale a tema sulla facciata dello spazio sociale.
Oggi invece piazza dei Colori, in zona Roveri, ha ospitato Liberazione a colori, “una giornata intera di festa con musica, tavolata multietnica, mercato contadino e biologico, giochi di cortile, teatro, cori r’estistenti dei Bambini del Pratello, passeggiata resistente per le strade della Croce del Biacco, attività sportive popolari, dibattiti”, come scrivono gli organizzatori: le associazioni di Piazza dei Colori, Pratello R’esiste, Campi Aperti con l’adesione di molte altre realtà dell’associazionismo e dell’autorganizzazione. Si segnalano inoltre le esibizioni di giovani rappers e un dibattito antirazzista durante il quale Wu Ming 2 e Antar Marincola sono tornati a raccontare la storia del partigiano afroitaliano Giorgio Marincola.