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Di nuovo in presidio: “Riaprire le scuole, abolire le classi pollaio”

Priorità alla scuola in piazza dell’Unità: “Per garantire la continuità didattica e la sicurezza nei processi educativi. Per un’edilizia scolastica che renda la scuola un luogo decente e non pericoloso”.

20 Marzo 2021 - 18:38

“In piazza, per il presente e per il futuro”. Nuovo presidio di Priorità alla scuola, che stavolta ha scelto piazza dell’Unità per tornare a manifestare con un appuntamento promosso “verso lo sciopero del 26 marzo. E oltre!”. Così Priorità alla scuola spiega le ragioni del sit in che si è tenuto nel pomeriggio: “Per la terza settimana di fila le scuole sono tutte chiuse. Per l’ennesima settimana nessuno scenario sulla riapertura. Per l’ennesima volta di scuola si parla solo come luogo pericoloso. Per l’ennesima volta i giovani e le giovani sono additat* come responsabili delle mancanze della nostra classe dirigente. Non si parla di quando la scuola riaprirà. Non si parla di come il Governo sta immaginando la scuola del futuro. Che è una scuola in cui la Dad diventa strutturale e non più emergenziale. È una scuola in cui si mantengono le classi pollaio. È una scuola che non è inclusiva”.

Le/i manifestanti hanno quindi fatto sentire la propria voce in piazza dell’Unità “per una riapertura della scuola, ma anche per un diverso investimento del Recovery Fund. Perché la scuola viene chiusa perché non la si ritiene importante. Perché viene trasformata in un verifichicio in cui i processi di apprendimento e l’insegnamento di qualità non hanno rilevanza. Per chiedere l’abolizione delle classi-pollaio. Per garantire la continuità didattica e la sicurezza nei processi educativi. Per un’edilizia scolastica che renda la scuola un luogo decente e non pericoloso. Per riaprire le scuole”.