Ieri sera braccia incrociate, critical mass e blocchi dei ciclofattorini contro il contratto siglato tra Ugl e Assodelivery: “Avanti fino al ritiro dell’accordo!”. Sgb e Usb: protesta anche in via Michelino durante l’inaugurazione del Salone nautico per difendere il contratto integrativo che l’azienda ha deciso di disdettare.
“Più di cento riders sono entrati in sciopero” ieri sera e hanno attraversato le vie delle città per dare vita a una critical mass ideata per “segnalare tutti i luoghi in cui ritirano quotidianamente consegne senza diritti. Bloccati i viali e l’accesso ad alcuni ristoranti in diverse occasioni”. I ciclofattorini hanno così protestato contro il “contratto truffa” firmato da Ugl e Assodelivery, spiega Riders Union: “Un accordo utile solo alle piattaforme per risparmiare su salari e diritti. Questo è il secondo sciopero dopo quello dell’8 ottobre e la mobilitazione andrà avanti fino al ritiro della accordo truffa e finché non verranno riconosciuti tutti i nostri diritti. Questo avviene nonostante piattaforme come Deliveroo, in chiave antisindacale, stanno inserendo bonus per evitare che i riders si uniscano alla protesta. Hanno fatto male i calcoli, il portafogli lo devono piuttosto aprire garantendoci realmente tutti i diritti che chiediamo”.
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Restando in tema di lavoro, ieri c’è stato uno sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della Fiera in occasione dell’inaugurazione del Salone nautico, con assemblea e corteo interno. “Non siamo tutti nella stassa barca! Dignità per i lavoratori di BolognaFiere, giù le mani dall’integrativo aziendale, basta precarietà lavoro stabile non stagionale”, scrive l’Sgb. “Soldi pubblici = lavoro di qualità, BolognaFiere giù le mani dal contratto integrativo”, sono le parole di Usb: “Sarà lotta e mobilitazione fino al ripristino di diritti, salario e dignità!”.