Acabnews Bologna

Da oggi 12 nuclei familiari all’occupazione di via de Maria

Stamattina “passeggiata” in quartiere degli occupanti [foto]. domani serata di inaugurazione. Il piano casa di Lupi? “Serve solo ai costruttori e alle banche”.

12 Marzo 2014 - 17:49

Stamattina insieme alle famiglie della nuova occupazione abitativa di via Mario de Maria, abbiamo come Social Log fatto una passeggiata comunicativa per il quartiere Bolognina, 3 ore che ci hanno permesso di confrontarci ed iniziare ad inchiestare i problemi del quartiere.

Dopo il fruttuoso volantinaggio e attacchinaggio di striscioni e manifesti, oltre ad aver ottenuto un riscontro assai produttivo e una solidarietà viva dai vari negoziati e passanti abbiamo invitato tutto il quartiere alla giornata di inaugurazione delle case occupate, che is terà domani in via mario de Maria a partire dalle 18 con un paeritivo ed una cena di quartiere a seguire. Durante la serata dalle 18 alle 20 saranno attivi gli sportelli di Social Log contro la crisi e per il diritto all’abitare.

Abbiamo poi voluto con la giornata di oggi invitare il quartiere a vedere gli spazi ristrutturati e sistemati, che da oggi potranno dare casa ai 12 nuclei famigliari che da mesi si battono per vedersi riconosciuto il diritto ad una casa. Questo riconferma che grazie alle assemblee iniziate tre mesi fa negli spazi di Social log e continaute all’interno della casa occupata hanno dato una soluzione, mettendoci in prima persona a sistemare gli spazi lasciati vuoti e in via di logorament,.
Grazie ai buoni risultati ottenuti con i lavori di ristrutturazione, oggi i 14 appartamenti saranno casa per alcune delle famiglie che in questo periodo, per morosità incolpevole, hanno dovuto lasciare le proprie case. Un passo non ancora sufficiente a risolvere gravoso problema abitativo bolognese, ma sicuramente una certezza per chi come queste famiglie da oggi vorrà spendersi in prima persona per conquistarsi un proprio diritto.

Oggi abbiamo anche ribadito dopo i pretestuosi fatti, che hanno dato vita alla plateale messa in scena a cui gli azionisti proprietari dell’immobile ci hanno costretto ad assistere, giovedi scorso, momento in cui riaprivamo la casa, quanto le loro motivazioni a discapito del fatto che in quel posto non ci avrebbe mai potutto vivere nessuno a causa della sporcizia e dei problemi di infiltrazioni d’acqua, oggi possiamo rispedire al mittente con i fatti, che grazie alla ristrutturazione e alla cooperazione tra tutti gli attuali abitanti abbiamo risolto. Domani sarà possibile entrare a vedere il lavoro di riqualificazione degli immobili e constatare una volta di più che la determinazione che ci ha portato ad entrare in quello stabile, ancora ci accompagna per renderlo una casa calda e accogliente per tutti.

Un momento in più oggi per prendere parola sulla questione casa che il ministro Lupi sembra avere a cuore solo per pochi. L’idea di far ripartire l’edilizia utilizzando strumentalmente due punti dolenti come le scuole e la casa è alla base dei lavori del governo Renzi. Con i termini ammiccanti come Jobs act e social housing,  si vorrebbe nascondere il disagio sociale, l’aumento della precarietà e della disoccupazione.

Il ministro Lupi che detiene ruolo da protagonista nella definizione di queste politiche riconferma oggi con il Piano casa di andare in perfetta continuità con il governo Letta e con i dettami della troika. I finanziamenti previsti per il piano serviranno solo ed esclusivamente ai costruttori e alle banche, sfornando nuovi alloggi destinati alla vendita o ad un affitto medio-alto. Sicuramente uno strumento che non serve per garantire una casa a chi non ce l’ha, soprattutto per i milioni di giovani precari o disoccupati costretti a vivere con i genitori anche oltre i 35 anni di età. Per non parlare delle briciole riservate ad inutili bonus o fondi per le morosità incolpevoli, strumenti questi che perpetuano l’emergenza e non definiscono interventi strutturali. L’unico provvedimento reale era il blocco degli sfratti, accompagnato dal rilancio dell’Edilizia residenziale pubblica, così come era stato richiesto con forza dai movimenti per il diritto all’abitare dal 19 ottobre in poi. Ancora una volta si sono scelti i poteri forti, ancora una volta saremo noi i movimenti di lotta per la casa a trovare le soluzioni reali.

Rinnoviamo quindi l’invito ha passare domani dalle 18 alla casa occupata di via Mario de Maria per l’inaugurazione del posto, la cena di quartiere, la visita dell’immobile e gli sportelli contro la crisi e il diritto all’abitare.

Social Log

http://www.flickr.com/photos/zicphoto/sets/72157642253441185/show/