Il 26 “vogliamo costruire insieme un convoglio di macchine dall’Italia per affermare che un’Europa alternativa ai muri, alle quote, alle deportazioni, al business dell’accoglienza e a Frontex è possibile!”. Da Bologna partecipano Tpo e Làbas.
Appello a costruire una carovana dall’Italia alla Slovenia per l’apertura dei confini – Open Borders Caravan
In queste ultime settimane siamo testimoni di un duplice scenario, indubbiamente storico. Da un lato le polizie d’Europa con arroganza e violenza respingono i rifugiati – persone in fuga dagli orrori della povertà, della guerra, del fondamentalismo religioso – dall’altro una risposta di massa, solidale ed autorganizzata di segno esattamente opposto, afferma con atti concreti #Refugeeswelcome. Dopo la chiusura dei confini ungheresi, la domanda di futuro dei rifugiati si indirizza verso Croazia, Slovenia, Serbia. Da qui, cittadini e movimenti antirazzisti propongono di costruire insieme il prossimo 26 settembre l’Open Borders Caravan, per chiedere l’apertura dei confini contro l’ipocrisia criminale dei Vertici Europei e dei Paesi Membri, contrari a fare dell’Europa una terra di uguaglianza e di cittadinanza per tutti. Noi crediamo che l’unica possibilità per rispondere oggi alla sfida epocale e irreversibile che ci pongono i migranti sia la cancellazione immediata del Regolamento di Dublino, l’apertura di canali di arrivo autorizzati e garantiti e la garanzia di una piena cittadinanza per tutti.
Per questo vogliamo costruire insieme un convoglio di macchine che dall’Italia raggiunga la Slovenia, per affermare che un’Europa alternativa ai muri, alle quote, alle deportazioni, al business dell’accoglienza e a Frontex è possibile!
> Per unirsi alla Carovana:
Bologna / Cs Tpo (tpo@mail.com) e Labas Occupato (labas.bo@gmail.com)
Reggio Emilia / Lab AQ16 (aq16.laboratorio@gmail.com)
Rimini / Lab Paz (lab.paz@gmail.com)