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Culture / Con Valerio Evangelisti, “nella notte ci guidano le stelle” [video]

Un estratto della prima presentazione a Bologna dell’ultimo volume de “Il sole dell’avvenire”, con l’autore Valerio Evangelisti affiancato da Giorgio Cremaschi e le letture musicate dalla fisarmonica di David Sarnelli.

05 Marzo 2016 - 15:47

IMG_20160228_180459[1]Pubblichiamo il video di un estratto della prima presentazione a Bologna de “Il sole dell’avvenire vol. 3 – Nella notte ci guidano le stelle”, con l’autore Valerio Evangelisti, Giorgio Cremaschi e le letture musicate dalla fisarmonica di David Sarnelli, che si è svolta a Vag61. Dalla pagina finale dei ringraziamenti del libro: “Sono grato, per questo terzo volume- scrive Evangelisti- a Federica Proni da Bagnacavallo (Ra), che mi aveva già fatto da consulente per il dialetto romagnolo, e anche alla sua collega in archeologia Silvia Samorì, da Modigliana (Fo). Non tanto per l’aiuto lessicale (nel romanzo le frasi dialettali sono rare, e a volte in bolognese), quanto per avermi procurato un testo di non facile reperimento: Luigi Cesare Bonfante, La guerra nelle mie valli, 2 voll., Tipolitografia Valgimigli, Faenza, 2006. Opera singolare, di oltre mille pagine complessive, scritta nell’arco di più di un trentennio e pubblicata a spese dell’autore. Vi si narra, attraverso le vicende quotidiane di centinaia di abitanti di Tredozio, Modigliana, dei monti circostanti e di Faenza, di come fu vissuto il secondo conflitto mondiale nelle zone tra Romagna e Toscana. Ciò attraverso testimonianze dirette, documenti, memorie scritte. E’ l’unico testo attendibile (e direi inconfutabile) sulle gesta della banda Corbari. Uguale gratitudine per l’amico Francesco Mattioli, che ha registrato e trascritto i ricordi della nonna Mafalda, contadina negli anni compresi nel romanzo. Vi è descritto, con abbondanza di dettagli, il lavoro nei campi.  Francesca Valentini, dell’università di Trento, mi ha fatto avere l’opuscolo, a cura del Comune di Forlì, Le vittime del fascismo in Romagna, 1921-1923, Tipolitografia Forlivese, 1973, oggi presente solo in alcune biblioteche regionali. Gli ultimi capitoli del mio romanzo sono largamente basati sulle memorie della mondina e partigiana Erminia “Ermina” Mattarelli, raccolte da Michela di Mieri. Inizialmente pubblicate dal circolo Iqbal Masih di Bologna in un libretto, sono oggi leggibili sul sito www.carmillaonline.com, digitando Erminia Mattarelli nel motore di ricerca. E’ deceduta e non posso ringraziarla. Rendo tuttavia un omaggio postumo alla sua dignità e al suo coraggio. Questo è veramente l’ultimo volume de Il Sole dell’Avvenire. Va considerato, nelle sue tre parti, un unico romanzo. Non ci saranno seguiti che arrivino al presente, come alcuni mi chiedono. La cupezza ha un limite e io, malgrado la foto della quarta di copertina, sono di indole allegra”.

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