Culture

Culture / Atlas of Transitions – verso un mondo in movimento

Un’esplorazione del confine tra arte e attivismo, mettendo al centro le artiste, performer, coreografe, cantanti provenienti da Costa d’Avorio, Mali, Estonia, Ruanda, Siria, Palestina, Cuba e promuovendo i percorsi creativi di giovani donne di nuova generazione italiana.

27 Febbraio 2019 - 17:06

di Simona de Nicola

Il VIE FESTIVAL compie 15 anni e lo fa portando in scena il mondo.

Dall’Italia alla Cina, dall’Uruguay al Giappone, Romania, Germania, Africa e Ungheria: dall’1 al 10 marzo uno dei più interessanti appuntamenti dedicati alla scena contemporanea internazionale attraverserà l’Emilia-Romagna per raccontare il presente attraverso i linguaggi del teatro.

Segnaliamo tra le molte iniziative a Bologna la biennale “Atlas of Transitions”, con il progetto HOME: una ricerca sulla migrazione attraverso lo spettro ampio della nozione di “casa”. Partito lo scorso anno, HOME torna all’azione e per dieci giorni interagirà con gli abitanti di Bologna con artiste provenienti dall’Africa sub-sahariana, esperienze corporee condivise, workshop, masterclass per attori, dj-set, film rivolti alle comunità straniere, una residenza di creazione, una scuola temporanea per sperimentare saperi e pratiche culturali dei Paesi d’origine dei migranti.

Un’esplorazione del confine tra arte e attivismo, mettendo al centro le artiste, performer, coreografe, cantanti provenienti da Costa d’Avorio, Mali, Estonia, Ruanda, Siria, Palestina, Cuba e promuovendo i percorsi creativi di giovani donne di nuova generazione italiana.

Tra i temi affrontati, il genocidio in Ruanda (“Samedi détente” di Dorothée Munyaneza), i luoghi periferici e di confine (“Quartiers Libres” di Nadia Beugré ), le badanti dell’est ( “Home Is Where I Stand” di Kristina Norman), il divario tra le società tradizionali e moderne (“Ahmed El Maanouni” di Alyam Alyam), l’orrore della guerra nel racconto di una famiglia palestinese della periferia rurale di Gaza (“La strada dei Samouni” di Stefano Savona).

Uno sguardo originale e migrante su un presente che ci piace pensare sempre più in movimento, multiculturale e aperto alle arti provenienti da tutto il mondo.

VIE FESTIVAL

Dall’1 al 10 marzo a Bologna, Carpi, Vignola, Cesena, Castelfranco Emilia.