Per il 30 maggio, giornata di mobilitazione contro l’Asp unica per la quale il sindacato di base ha già indetto l’astensione dal lavoro dei dipendenti del Comune: “No al welfare privato e di carità”.
Solo il welfare pubblico garantisce qualità dei servizi, qualità del lavoro, diritto di cittadinanza
L’organizzazione sindacale Cub Sanità Privato indice giovedì 30/05 una giornata di sciopero provinciale, nel settore delle cooperative sociali
Contro la privatizzazione di altri consistenti pezzi di Welfare pubblico, l’ulteriore privatizzazione dei servizi socio-assistenziali, che formalmente vengono dichiarati accreditati, ma nella sostanza ceduti al privato, apparentemente “per risparmiare”, nella realtà per tenere in piedi un sistema politico e un mercato che è espressione di profitto e spesso di sfruttamento
Privatizzazione che si muove dentro una logica di austerità senza futuro, e che colpisce soprattutto gli utenti e le loro famiglie, che continuamente fanno i conti con politiche regionali e comunali che hanno delegato a terzi responsabilità e gestione dei servizi alla persona
Servizi improntati sulla carta da citeri di efficienza ed efficacia, ma che spesso vivono in condizioni di continua emergenza, dove i bisogni dell’utente sono affrontati con un approcio e una “gestione” sempre più sanitarizzante, grazie anche alla legge sull’accreditamento.
Ai lavoratori e alle lavoratrici delle cooperatve non và certo meglio, considerato che continuano a percepire i soliti salari da fame, sono obbligati ad essere a disposizione e poi sono funzionali perchè “uno lavora per tre”, sono un costo del lavoro scontato in partenza, e con l’accreditamento votati all’assistenziale, costretti al demansionamento e quindi ancora più convenienti nell’immediato futuro.
Le condizioni di lavoro, nel magico mondo delle coop, continuano inesorabilmente a peggiorare, aumentano i carichi di lavoro e la flessibilità; l’orario di lavoro è dimezzato o “rincorso”; visto è consuetudine nelle coop sociali non rispettare l’orario contrattuale e non riconoscere le professionalità
Vogliamo lavorare in piena occupazione, nel rispetto delle nostre professionalità, ma soprattutto lavorare fuori dalle nuove forme di istituzionalizzazione, di assistenzialismo e falso buonismo, ed è per questo che diciamo no al Welfare Privato e di Carità
Cub Sanità Italiana, Privato