Acabnews Bologna

Cub proclama lo sciopero delle cooperative sociali

Per il 30 maggio, giornata di mobilitazione contro l’Asp unica per la quale il sindacato di base ha già indetto l’astensione dal lavoro dei dipendenti del Comune: “No al welfare privato e di carità”.

09 Maggio 2013 - 20:09

Solo il welfare pubblico garantisce qualità dei servizi, qualità del lavoro, diritto di cittadinanza

L’organizzazione sindacale Cub Sanità Privato indice giovedì 30/05 una giornata di sciopero provinciale, nel settore delle cooperative sociali

Contro la privatizzazione di altri consistenti pezzi di Welfare pubblico, l’ulteriore privatizzazione dei servizi socio-assistenziali, che formalmente vengono dichiarati accreditati, ma nella sostanza ceduti al privato, apparentemente “per risparmiare”, nella realtà per tenere in piedi un sistema politico e un mercato che è espressione di profitto e spesso di sfruttamento

Privatizzazione che si muove dentro una logica di austerità senza futuro, e che colpisce soprattutto gli utenti e le loro famiglie, che continuamente fanno i conti con politiche regionali e comunali che hanno delegato a terzi responsabilità e gestione dei servizi alla persona

Servizi improntati sulla carta da citeri di efficienza ed efficacia, ma che spesso vivono in condizioni di continua emergenza, dove i bisogni dell’utente sono affrontati con un approcio e una “gestione” sempre più sanitarizzante, grazie anche alla legge sull’accreditamento.

Ai lavoratori e alle lavoratrici delle cooperatve non và certo meglio, considerato che continuano a percepire i soliti salari da fame, sono obbligati ad essere a disposizione e poi sono funzionali perchè “uno lavora per tre”, sono un costo del lavoro scontato in partenza, e con l’accreditamento votati all’assistenziale, costretti al demansionamento e quindi ancora più convenienti nell’immediato futuro.

Le condizioni di lavoro, nel magico mondo delle coop, continuano inesorabilmente a peggiorare, aumentano i carichi di lavoro e la flessibilità; l’orario di lavoro è dimezzato o “rincorso”; visto è consuetudine nelle coop sociali non rispettare l’orario contrattuale e non riconoscere le professionalità

Vogliamo lavorare in piena occupazione, nel rispetto delle nostre professionalità, ma soprattutto lavorare fuori dalle nuove forme di istituzionalizzazione, di assistenzialismo e falso buonismo, ed è per questo che diciamo no al Welfare Privato e di Carità

Cub Sanità Italiana, Privato