Acabnews Bologna

Cua, “contestare Andrea Ichino”

L’economista, fratello del più noto Pietro, parlerà di università e meritocrazia all’inaugurazione dell’anno del Collegio Superiore dell’Alma Mater. Il collettivo prepara un cacerolazo, appuntamento venerdì 8 febbraio’013 alle 16 in via Zamboni, davanti al 38.

06 Febbraio 2013 - 16:03

E’ di pochi giorni fa un documento elaborato dal Cun sullo stato dell’università italiana. Un rapporto che ci consegna un quadro davvero desolante: 58.000 iscritti in meno rispetto a dieci anni fa e una riduzione del 22% di docenti dal 2006. A questi dati vanno aggiunti i continui tagli alle borse di studio, ai fondi per la ricerca e al finanziamento ordinario. Come visto anche sui giornali di oggi, la crisi ha anche una dimensione locale, con circa 6.000 matricole in meno a livello regionale.

In questo quadro, mentre al ministro Profumo sembra preoccupare il riaccendersi dei riflettori sull’università in tempo di campagna elettorale e con l’avvicinarsi di un nuovo contestato provvedimento sul diritto allo studio, il Rettore Dionigi e l’Ateneo di Bologna cercano ancora una volta di distogliere l’attenzione dai problemi reali e organizzano, per la cerimonia d’inaugurazione del quindicesimo anno di attività del Collegio Superiore, l’ennesimo evento in cui sbandierare ancora una volta la retorica del merito.

L’ospite dell’evento è l’economista Andrea Ichino che terrà una lezione a partire dal suo libro “Facoltà di scelta. L’università italiana salvata dagli studenti. Una modesta proposta”, nell’Aula Absidale di Santa Lucia venerdì 8 febbraio alle 17.

E proprio Ichino, commentando il forte calo di immatricolati, dalle pagine del Corriere della Sera, afferma che la laurea è ancora un investimento redditizio e che la dimunzione di iscritti è semplicemente frutto dell’avversione dei giovani al rischio. Eppure a noi non sembra un caso che i dati dicono che questo calo di iscrizioni è sostanzialmente la fuga dei meno abbienti dall’università. Ma, nonostante questo, secondo questo saccente economista tutto si risolve con maggiori strumenti di selezione meritocratica e tasse più elevate per le “migliori” università, abbinata ad una visione super-economicista del sapere che alla fine di fatto accomuna lo studente ad un conto corrente e ad una vacca da mungere da parte di banche e atenei-azienda.

Sappiamo bene infatti come dietro la retorica della meritocrazia si nasconda nient’altro che la solita logica classista ed escludente: le politiche di questi anni e i dati di questi giorni ne sono una conferma.

Ancora una volta il Rettore Ivano Dionigi, lo stesso che, sotto tutela della digos, si presta ad iniziative di criminalizzazione dei movimenti, mostra il vero volto della sua università. Per questo crediamo sia necessario contestare con forza questo evento con il quale si continua a propinare certe logiche nefaste.

Diamo quindi appuntamento alle ore 16:00 di venerdì 8 febbraio davanti al 38 di via Zamboni per poi andare a contestare questa cerimonia-farsa.

Pentole, coperchi, fischietti non faranno parlare chi vede lo studente solo come un conto corrente!

Collettivo Universitario Autonomo