Culture

Croci celtiche sul murale dipinto dai richiedenti asilo

Baum: “Continueremo a creare spazi di incontro in opposizione a chi propone odio, razzismo e fascismo”. Intanto un racconto a fumetti spiega “perchè ho aiutato Blu a cancellare i suoi murales”.

26 Marzo 2016 - 13:29

baum“Di recente abbiamo saputo che il murale dipinto e pensato all’interno di ZacBaum! (Baum bonsai) con gli ospiti del centro di accoglienza per richiedenti asilo Zaccarelli e il Collettivo Fx è stato coperto con diverse croci celtiche e simboli del littorio”. E’ la segnalazione diffusa da Baum, ovvero Bolognina arti urbane in movimento, il festival di quartiere organizzato la scorsa primavara e che si terrà anche quest’anno dal 13 al 15 maggio. Dopo il festival, l’esperienza ha avuto una continuazione grazie al progetto Baum bonsai che, tra le iniziative promosse, si concretizzò nel percorso ZacBaum! che ha coinvolto gli ospiti dello Zaccarelli. Qualcuno, però, ha voluto danneggiare il murale con simboli fascisti e Baum commenta: “Le motivazioni da cui ci siamo mossi per la realizzazione di questo intervento di arte urbana, come scrivevamo lo scorso autunno, sono piuttosto esplicite: ‘Abbiamo così incontrato l’arte, il suo valore poetico e politico: luogo di creazione e di incontro, lo strumento migliore non solo per coprire vecchi simboli, ma per aprire spazi di immaginazione’. Prendiamo atto di quanto successo e certamente continueremo a creare spazi di incontro, immaginazione e creazione collettiva in opposizione a chi propone odio, razzismo e fascismo come unica alternativa. Perchè ‘il futuro dobbiamo ancora farlo’ e si parte qui ed ora. Insieme”.

E di arti urbane parla anche “Perchè ho aiutato Blu a cancellare i suoi murales”, racconto a fumetti pubblicato dal portale Graphic News, che spiega così l’iniziativa: “Il 12 marzo Blu ha deciso di cancellare tutti i suoi murales da Bologna in risposta alla mostra organizzata da Genus Bononiae. Musei nella città, nella quale sono esposti alcuni suoi lavori strappati senza consenso dai muri della città. Si è aperto subito un gran dibattito, tra sostenitori e detrattori dell’operazione dell’artista, tra commenti puntuali e esternazioni surreali. Ma Blu non ha fatto tutto da solo: vi raccontiamo la storia inedita di chi ha deciso di aiutarlo”.

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