Acabnews Bologna

Crash, fumata nera su via Fiammelli:
”Ci aspettiamo lo sgombero”

“Ci proponiamo alla città nel contesto dei ‘laboratori di quartiere’ per l’ex Centrale del latte in via Corticella 129, edificio che può preservare i legami con il territorio e allo stesso tempo ospitare la nostra autogestione”.

03 Gennaio 2019 - 12:53

“Annunciamo pubblicamente il rifiuto da parte dell’attuale proprietà dell’immobile, che abbiamo occupato lo scorso aprile in zona Corticella, di recepire positivamente la proposta di ‘custodia sociale‘ avanzata più volte in questi mesi”. Lo scrive Crash in un comunicato diffuso questa mattina: “L’edificio ex Banca Etruria era abbandonato da decenni e fin dai primi giorni di occupazione è stato aperto al territorio grazie ai numerosi progetti ed eventi autogestiti proposti dall’assemblea del Laboratorio Crash riscuotendo il plauso e la partecipazione di migliaia di corticellesi e bolognesi. Il sostegno dei residenti al progetto di rigenerazione urbana dal basso della struttura si è poi manifestato anche in una petizione popolare sottoscritta da centinaia di persone che a dicembre è stata consegnata in prefettura. Neanche questa iniziativa ha spinto la Rev Gestione Crediti a venire incontro alla proposta che fin da subito prevedeva anche la disponibilità a concordare un affitto sociale e le modalità di permanenza nell’edificio. In questo contesto non possiamo che aspettarci uno sgombero immediato forte anche di una richiesta di sequestro ordinata dalla procura lo scorso agosto”.

Proseguono gli attivisti: “Durante l’occupazione nell’edificio di ex Banca Etruria i laboratori, i progetti e gli eventi autogestiti sono stati attraversati da una nuova energia fatta di partecipazione e protagonismo, di legami e reti con le numerose realtà associative del territorio e con i residenti. Una vera e propria ricchezza capace di coniugare i grandi eventi culturali vissuti da migliaia di persone provenienti dagli altri quartieri della città e dal resto d’Italia con il lavoro quotidiano di autogestione legato soprattutto a iniziative di vicinato rivolte e cogestite insieme a tutte le generazioni di corticellesi. E’ questa ricchezza che non siamo più disposti a disperdere a causa di una sgombero o a minacce di sgombero! La nostra assemblea ha deciso quindi di rinnovare l’appello agli enti locali e all’amministrazione per dare una soluzione positiva alle istanze maturate in questi mesi di autogestione a Corticella, evitando uno sgombero e garantendo la continuità delle assemblea, dei progetti, dei laboratori ed eventi autogestiti. In questa direzione ci proponiamo alla città nel contesto dei ‘laboratori di quartiere’ per l’ex Centrale del latte in via Corticella 129, edificio (messo a bando dal Comune il mese scorso, insieme ad altri 4 spazi da destinare ad associazioni, ndR) che può preservare i legami con il territorio e allo stesso tempo ospitare la nostra autogestione, riaprendo alla rigenerazione dal basso uno spazio pubblico da tempo abbandonato”.

Conclude Crash: “La nostra esperienza di autogestione, nata nel 2003, si è sempre concentrata nella periferia nord di Bologna divenendo negli anni un centro sociale operaio, migrante, precario, capace di aggregare contesti giovanili e non solo nel segno dell’antirazzismo, dell’antifascismo e delle lotte contro le ingiustizie sociali, sviluppando progetti di solidarietà e mutualismo uniti all’incessante sperimentazione artistica e culturale dove artisti di ogni disciplina si sono incontrati con le biografie della periferia e viceversa. E’ questo carattere, garantito dall’autogestione e da forme di aggregazione e socialità informale, che oggi va difeso da repressione e sgomberi e di cui è necessario prendersi cura con ogni mezzo necessario. Così come è indispensabile sostenere tutti gli spazi sociali sotto attacco nella nostra città a partire da Xm24 a cui rivolgiamo la nostra solidarietà, e tutte le istanze che dal basso resistono alla speculazione delle grandi proprietà che continuano a seminare immobili ed edifici abbandonati pur di lucrare. Difendere gli spazi sociali qui ed ora! Non c’è Bologna senza autogestione!”