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“Così il Comune svende il patrimonio pubblico”

L’Unione Inquilini commenta la vendita da parte dell’amministrazione comunale dell’immobile di via Battistelli, utilizzato prima per ospitare uffici e poi per famiglie in stato di emergenza abitativa.

14 Agosto 2019 - 14:36

“Un anno fa facemmo, in via Battistelli, come Unione Inquilini di Bologna un presidio insieme a Sgb, Cobas e Coalizione Civica per denunciare la futura speculazione su quegli immobili. Oggi il Comune svende quegli uffici pubblici che per due anni furono appartamenti emergenziali. Non solo, i cittadini che furono sfrattati, dopo due anni che abitavano li messi dal Comune in situazione d’emergenza, furono trasferiti in altre strutture ‘private’ con affitti di migliaia di euro al mese pagati dai servizi sociali, il tutto a spese dei cittadini bolognesi”. Lo scrive l’Unione Inquilini su Facebook, aggiungendo: “Questo è l’amministrazione a guida Pd della nostra città, svendere patrimonio pubblico a vantaggio della speculazione palazzinara dei privati, stessa operazione che sta facendo il Demanio sulle varie ex caserme della città, aspettano il ribasso per vendere a vantaggio del privato. Non possiamo che rilanciare l’organizzazione della lotta, non solo per il diritto all’abitare ma anche quella per difendere il patrimonio pubblico dalla speculazione del capitale che i lavoratori hanno già pagato con i soldi delle tasse che ogni mese si trovavano decurtati in busta paga. Recupero del patrimonio pubblico sfitto e vuoto per trasformarlo in edilizia residenziale pubblica a vantaggio dei cittadini di Bologna. Per le classi Popolari questa è l’unica via da seguire”.