Ben un anno e mezzo dopo lo sgombero, smurato il cassero di porta Santo Stefano per buttare via tutto quello che era rimasto. La settimana scorsa il Comune aveva stanziato trecentomila euro per la ‘riqualificazione’.
L’unica fretta che aveva l’amministrazione di sgomberare i collettivi dallo spazio che autogestivano dal 1999, a quanto pare, era quella di agire prima di fornire un argomento agli oppositori nella campagna elettorale che sarebbe iniziata di lì a poco. Sennò non si spiega perché, come mostrano le foto inviate da un lettore di Zeroincondotta, solo questa mattina si sia provveduto ad aprire una breccia nel muro che sigillava da 18 mesi l’ex Atlantide, per rimuovere e buttare via tutto quel che vi era rimasto chiuso dentro.
All’opera, a quanto si apprende, ci sono i volontari dell’associazione di migranti nigeriani El Ihsan, firmataria di un patto di collaborazione con il Comune, già visti più volte all’opera nelle “bonifiche” sul Lungoreno dopo gli sgomberi degli accampamenti di fortuna.
La settimana scorsa il Comune aveva approvato lo stanziamento di 300.000 euro proprio per la ‘riqualificazione’ del cassero.
> Le foto inviate a Zic:
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