Attualità

Corteo studentesco, tensione a Milano. Due arresti

Ripubblichiamo il comunicato del cs Cantiere

17 Novembre 2009 - 16:03

Oggi è una giornata della vergogna, il 17 novembre corre l’anniversario dell’eccidio nazista contro gli studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra… eppure i ricorsi storici hanno un sapore particolare in queste ore. In Iran gli studenti sono stati caricati e arrestati e in Italia anche !

A Milano, in meno di una settimana la questura ha dato il via ad una massiccia operazione di attacco di chiunque dissenta dalla distruzione delle scuole e delle università pubbliche, un attacco a chiunque continui a battersi per i diritti e la dignità, fatta di arresti e sgomberi attuati dalla polizia in assetto antisommossa ai danni di giovanissimi studenti che si battevano per studiare. Questa mattina il culmine si è raggiunto con l’arresto di quattro studenti in corteo. Una manifestazione dei collettivi, spontanea e determinata , nonostante le ripetute cariche, è riuscita a raggiungere l’ufficio dell’assessora Moioli, e il Municipio, attraversando con rabbia e dignità le strade del centro di Milano. Ma all’affronto rappresentato dall’indisponibilità a tacere di fronte a tutto quello che è accaduto le forze del disordine hanno deciso di fare prigionieri… continuare a terrorizzare, la strategia di attacco a chi sogna e costruisce un mondo migliore vecchia di decenni nel nostro paese come ci ricorda il prossimo anniversario della strage di piazza Fontana.

I movimenti non si arrestano, non si dividono strumentalmente tra buoni e cattivi, non si possono colpire senza attendersi la risposta compatta dei tanti che li animano e li attraversano, ben oltre il numero degli attivisti e del numero di quelli che possono arrestare.

Nella giornata mondiale degli studenti ci appelliamo all’Europa, a chi la vive, ai movimenti che la attraversano, dovete aiutarci, viviamo in un paese che sempre più si allontana da ciò che siamo stati abituati a vedere ed immaginare nel nostro continente negli ultimi decenni. Ci chiediamo a questo punto se siamo capitati in una strana terra in cui non valgono i principi democratici e i diritti garantiti a tutti i cittadini europei, in un luogo in cui l’autoritarismo ha preso il sopravvento ed è strumento di governo, strumento di gestione dei conflitti, essenza delle politiche di casa nostra.

I movimenti non si arrestano ! Guai a chi ci tocca ! Liberi tutti subito !