Nei commenti sulle bacheche dei politici locali c’è chi invoca pogrom, gas, spranghe e lanciafiamme. E quasi nessuno cancella. Intanto Tpo e Làbas aderiscono alla manifestazione.
Mancano pochi giorni alla manifestazione di Rom e Sinti, prevista questo sabato, e sui profili Facebook di diversi esponenti del centrodestra cittadino si moltiplicano (tra i commenti) manifestazioni di intolleranza, insulti e minacce tutt’altro che velate. I primi commenti sono apparsi a metà della settimana scorsa, quasi nessuno è stato cancellato.
Per esempio sulla pagina di un esponente di Insieme Bologna, movimento civico di matrice ex leghista: “Al rogo putridi”, si legge in un commento. “Tir di benzina a seguire il corteo e un accendino”, aggiunge qualcun altro, e poi: “insieme rom e centri sociali? Sai che falò che viene?”, oppure “Se per sabato trovo un lanciafiamme parteciperò” e “portiamo gli accendini”. Qualcuno, per chiarire il concetto, posta la foto di un lanciafiamme. Altri fanno programmi: “Sarò li in stazione ad accoglierli e integrarli, prevedo delle cinghie”, oppure: “Troviamoci ben armati con spranghe di ferro e diamo una lezione a quei zingheri merdosi”.
Sul profilo di un consigliere regionale di Fi, ex An, un tale invoca “gas, gas”, un altro scrive: “Io i rom li chiamo ‘immondizia’ e l’immondizia deve finire nell’inceneritore”. Sulla pagina di un altro forzista, in commenti ora rimosso si leggeva: “A mali estremi, estremi rimedi. Occorre la pulizia etnica, pogrom”. O anche: “Gli devono dare fuoco. Non il permesso di manifestare”.
Tra i commentatori della pagina di una dirigente della Lega non mancano i toni bellici: “Questi pensano di ‘distruggere Bologna’, se fosse cosi’ io preparo il Kalashnikov, se guerra dev’essere almeno sia vera”, mentre c’è chi chiosa: “Con il loro caratteristico odore corporeo i rom vi appesterebbero”.
Frattanto, lontano prosegue serenamente l’organizzazione della manifestazione di sabato: domenica scorsa si è tenuta l’assemblea cittadina a Xm24, che ha fatto proprio l’appello del blog Staffetta a scendere in piazza, rilanciandolo con la firma “Bologna antirazzista e solidale”.
Manifesteranno a fianco di Rom e Sinti anche Tpo e Làbas: “Sabato 16 maggio parteciperemo alla manifestazione indetta dalle comunità rom e sinti, che a Bologna darnno vita ad una giornata di ‘orgoglio delle minoranze’ per rivendicare diritti e dignità contro ogni discriminazione”.
“Saremo al loro fianco – scrivono i due spazi sociali – perché siamo indignati dagli attacchi che in questi mesi stanno subendo le comunità di origine rom e sinta, bersaglio di una campagna di diffamazione mossa dalla Lega Nord di Salvini e dai suoi amministratori, ma anche da formazioni estremiste che, come Casa Pound e Forza Nuova, vengono continuamente legittimate dalle istituzioni. Hanno ragione i promotori della manifestazione quando dicono che il fascismo è tornato in Italia. Perché le dichiarazioni di Matteo Salvini sono il condensato di una campagna inaccettabile, che risveglia gli odii del peggior passato italiano ed europeo, che diffonde ignoranza e falsi pregiudizi e prepara il campo a pericolose forme di violenza organizzata di carattere nazista. In questa importante giornata saremo in piazza in difesa delle comunità rom e sinti e perché crediamo in città e società dove diritti, dignità, libertà siano patrimonio collettivo. Da anni lavoriamo per la costruzione di spazi concreti di inclusione e di cittadinanza, la cui ricchezza è visibile a tutti: abitazioni sottratte all’abbandono che diventano la casa di precari, migranti e rifugiati marginalizzati dai costi degli affitti e dall’assenza di un welfare inclusivo, Sportelli per i diritti, Scuole di Italiano, progetti per lo Sport popolare e antirazzista, spazi recuperati al degrado che diventano luoghi di cooperazione sociale e di partecipazione. Lì ci saremo anche noi, con il nostro impegno nella conquista di diritti e dignità, unico antidoto contro la retorica fascista dell’odio e del razzismo”.