Acabnews Bologna

Coopservice, “Ateneo si esprima per il ritiro delle denunce”

Assemblea lavorat* student* precar*: “Il Primo maggio daremo voce alla parola d’ordine ‘no coop sì dignità’ e alla contestazione dei responsabili sindacali dei contratti vergogna”.

18 Aprile 2014 - 11:25

Martedì 15 e mercoledì 16 aprile abbiamo costruito altri due importanti tasselli nella mobilitazione contro le vergognose condizioni di lavoro e contrattuali dei lavoratori Unibo appaltati a Coopservice, attraverso le nuove giornate di sciopero e i picchetti in Via Zamboni. Anche mercoledì abbiamo raccolto la solidarietà di vari docenti, concretamente espressa attraverso le lezioni davanti ai picchetti. Nella sua lezione, per esempio, il professor Fumagalli ha spiegato, dal punto di vista scientifico, come il comportamento di Unibo si inserisca nelle pratiche aziendali di esternalizzazione e riduzione dei costi del lavoro, che alla lunga finiscono per essere deleterie dallo stesso punto di vista economico.

Nella tarda mattinata un corteo è ancora una volta entrato in rettorato chiedendo un incontro. Il prorettore Ferrari ha  fatto orecchie da mercante, negando nuovamente la possibilità di un confronto sui punti rivendicativi molto precisi espressi dalla mobilitazione.

Respingiamo al mittente i tentativi di attacco alla legittimità della lotta con le denunce per i picchetti delle settimane scorse. Ribadiamo che l’unica violenza è quella dei salari da fame e l’unica interruzione di pubblico servizio è lo smantellamento dell’università. Pretendiamo quindi che l’Unibo prenda posizione per il ritiro immediato delle denunce, il cui principale obiettivo è distogliere l’attenzione dai contenuti della mobilitazione.

Durante l’assemblea serale tenutasi in Via Zamboni 32 abbiamo rilanciato un fitto calendario di lotta e iniziative, per ottenere quelle che sono le rivendicazioni dei lavoratori, a partire da un nuovo bando di appalto che riconosca le effettive mansioni svolte, salari degni e il superamento del sistema delle cooperative. Il rettore si prenda le sue responsabilità. Il prossimo appuntamento sarà il primo maggio, data evocativa, per dare voce alla parola d’ordine “no coop sì dignità”, e alla contestazione dei responsabili sindacali dei contratti vergogna. Rilanciamo da subito su due nuove giornate di sciopero, continuando a bloccare Via Zamboni, a raccogliere solidarietà dal corpo vivo dell’ateneo, praticare forme diversificate di iniziativa e costruire tutti insieme un’altra università.

La nostra prossima assemblea sarà giovedì 24 aprile alle ore 18 in Via Zamboni 36.

Assemblea lavorat* student* precar*